Un operaio corre verso il treno e riesce ad evitare una tragedia

Un operaio corre verso il treno e riesce ad evitare una tragedia Un operaio corre verso il treno e riesce ad evitare una tragedia Per farsi scorgere ha indossato un maglione bianco -1 dinamitardi avevano forse una scarsa conoscenza degli esplosivi (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 3 ottobre. Due attentati sono avvenuti stanotte a Naturno, un piccolo centro all'imbocco della Val Venosta, poco lontano da Tel, ove il 12 settembre scorso un « killer », rimasto sconosciuto, appostato nell'ombra aveva sparato due colpi di pistola contro un maresciallo dei carabinieri, ferendolo. Il primo si è avuto nel paese, presso la caserma dei carabinieri, il secondo a circa 3 km. di distanza, sulla ferrovia Merano-Malles. L'effetto delle esplosioni ha provocato molto panico tra gli abitanti, ma non si sono avu¬ te vittime e i danni non sono disastrosi. Verso le 23,20 i terroristi hanno collocato o lanciato un ordigno al plastico, a circa mezzo metro dal muro perimetrale esterno della caserma, vicino ad una camera dove, in quel momento, un brigadiere e un militare stavano assistendo ad una trasmissione televisiva. Ai piani superiori dormivano il comandante della stazione maresciallo Angelo Zara, con la moglie e la fìgila di 5 anni e il proprietario dell'edificio, il dottor Klotz, dentista del paese. Lo spostamento d'aria provocato dal fragoroso scoppio ha scardinato gli infissi di alcune finestre e mandato in frantumi i vetri e anche quelli del municipio e dell'ospedale di-Naturno, distanti una sessantina dì metri: Sulla linea ferroviaria che\ collega Merano a Malles, il « capoluogo della Val Venosta, i dinamitardi hanno agito alle 0,55, collocando vicino al passaggio a livello di Rablà di Parcines un limitato quantitativo di esplosivo tra la « suola » e il « fungo » del binario sinistro. Per effetto dello scoppio il binario è stato tranciato per quasi 20 cm. Il luogo dell'attentato non è stato subito localizzato e così stamane, alle 6,12, mentre transitava una elettromotrice che trasportava alcuni passeggeri, il manovratore ha avvertito un fortissimo sussulto, ma è riuscito fortunosamente ad evitare un deragliamento. Poco dopo un ragazzo sudtirolese che trasporta ogni mattina il latte, transitando in bicicletta al passaggio a livello, ha notato che la linea \ ferroviaria era stata presa di mira dai sabotatori e ha dato l'allarme. Un operaio di lingua italiana, accorso sul posto, ha indossato un maglione bianco per essere maggiormente visibile e si è posto in mezzo ai binari sventolando un drappo, riuscendo così a fermare in tempo un altro locomotore che alle 7,10 stava arrivando proveniente da Malles. Sul luogo sono giunti da Tel e da Merano carabinieri e polizia, che hanno perlustrato un'ampia zona, ma senza risultato. I terroristi hanno dimostrato di avere una limitata conoscenza degli esplosivi. Se la carica posta sotto i binari fosse stata maggiormente interrata, lo scoppio avrebbe scardinato un vasto tratto della linea e durante il passaggio dei convogli ferroviari sicuramente vi sarebbero state vittime. Quando sono iniziate le prime indagini sul posto sono stati scoperti due manifestini del Bas, l'organizzazione terroristica che negli anni trascorsi aveva organizzato una lunga e spesso sanguinosa serie di atti di violenza in provincia di Bolzano. Uno dei manifesti, stampato, recava il contrassegno del Bas e una frase in tedesco « Libertà per il Sud Tirolo ». Il secondo, scritto a mano, metà in tedesco e metà in italiano, diceva: « Italiani: volete vivere? Andate via dal Sud Tirolo! Questo è l'ultimo avvertimento! Niente pacchetto, ma autodecisione » II minaccioso avvertimento è particolarmente significati vo perché la Voikspartei si appresta, com'è noto, a decidere prò o contro l'accettazione del pacchetto e del ca¬ lendario operativo. I terroristi hanno inteso dare un appoggio psicologico alla corrente radicale del partito, che si oppone ad un'intesa per l'Alto Adige ed auspica che la competenza per la controversia venga demandata al Consiglio d'Europa. Contro questo gruppo radicale, che è capeggiato dal senatore Brugger, dall'on. Dietl, e dagli assessori provinciali Dalsass e Benedikter, il dottor Magnago, che capeggia la frazione dei cosiddetti « realisti» favorevoli ad un accordo, nella riunione che s'inizia domani mattina e in quelle che seguiranno nel corso del mese, avrà certamente da combattere un'aspra e difficile battaglia. Enzo Pizzi Vipiteno o fortezza 7ur7i ^ÓPonteClw ì Brudlico ' 7g/^ 0Riodanza j':..., 0 *" o Bo?m7ò'A*\....»'y' ÌBOLZANO)' cìnàiei Male Ora : O Cortina d'A. C3 Pontebi: O ^ *". 1 .—"P/'edazzo i Pmzoia . N . 0 TRENTO^ N ,'f BELLUNO 0«, Levico o . Rovereto* Rivaa o #••••0* o Senio o Feltre Bassano^ z TREVISO ì A. O | VERONA o VICENZA 10 20 30 -.0 90