"Purghe,, e controlli fra gli studenti a Praga

"Purghe,, e controlli fra gli studenti a Praga "Purghe,, e controlli fra gli studenti a Praga Gli universitari, come gli operai, si mostrano insofferenti alla "normalizzazione" (Dal nostro inviato speciale) Vienna, 1 ottobre. Il nuovo Presidium del partito comunista cecoslovacco, dove al posto di Dubcek compariva per la prima volta Joseph Kempny, ha tenuto ieri la sua prima riunione che si è conclusa con una serie di provvedimenti disciplinari. Le sanzioni questa volta sono dirette contro la gioventù comunista universitaria, che s'è dimostrata particolarmente riluttante a imboccare la via dell'autocritica e della « normalizzazione ». I comitati comunisti di ben quattro atenei — Praga, Bratislava, Kosice e Brno — sono stati sciolti, Un comunicato dice brevemente che il provvedimento si è reso necessario « per migliorare la efficienza del partito nel mondo universitario ». Il Presidium nel corso della stessa riunione, ha ordinato anche lo scioglimento dell'Istituto di scienze politiche aggregato al Comitato centra- le « perché è fallito nel suo lavoro ». Non si sa ancora se per ricostruire dalle fondamenta l'organizzazione comunista in seno alle università verranno nominati commissari speciali provenienti dall'esterno, o se invece il partito cercherà di far leva su gruppetti di studenti favorevoli alla linea politica adottata dall'ultimo Comitato centrale. Questa seconda via presenterebbe grosse difficoltà perché, mentre nel mondo operaio e soprattutto fra i lavoratori che hanno superato i cinquant'anni si possono ancora trovare gruppetti di dogmatici che ricordano con nostalgia la dittatura di Novotny, nelle università l'unica nostalgia è per il « socialismo dal volto umano » di Alexander Dubcek. Per quanto il comunicato non ne parli, il Presidium non ha dedicato la maggior parte dei suoi lavori ai problemi universitari, bensì a quelli del mondo sindacale che nel momento attuale sono senza dubbio i più preoccupanti. Certe dichiarazioni ufficiali apparse ultimamente sulla stampa — la direzione Dubcek è stata accusata più volte di aver dato troppa libertà ai sindacati, di aver dimenticato il principio secondo il quale essi debbono essere solo la « cinghia di trasmissione del partito » — hanno destato vivaci reazioni nel mondo operaio che, dopo la libertà ottenuta durante i mesi del «nuovo corso», non sopporta più affermazioni del genere. Soprattutto è stata accolta sfavorevolmente un'altra recente affermazione dei nuovi dirigenti, secondo la quale ai tempi di' Dubcek le direzioni delle aziende avrebbero concesso salari troppo alti agli operai, compromettendo gravemente l'equilibrio economico del paese. Per tutte queste ragioni gli ambienti sindacali sono piuttosto agitati; il partito, preoccupato della situazione economica generale, vorrebbe calmarli a tutti 1 costi: ma sui metodi da usare per ristabilire la calma i pareri sono ancora una volta divisi. C'è chi sostiene la assoluta necessità della maniera forte e chi per contro preferirebbe un'azione più blanda, a tempi lunghi. Gaetano Tumiatì

Persone citate: Alexander Dubcek, Dubcek, Joseph Kempny, Novotny

Luoghi citati: Bratislava, Kosice, Praga, Vienna