Le azioni guadagnano il 2% e recuperano la "quota 80" di Renato Cantoni

Le azioni guadagnano il 2% e recuperano la "quota 80" L'indice generale è salito in cinque sedute da 78,96 a 80,57 Le azioni guadagnano il 2% e recuperano la "quota 80" Il mercato, malgrado i motivi che avrebbero potuto deprimerlo, ha confermato la ripresa della settimana precedente - Molto elevato il volume degli affari - Cedente il reddito fisso Il Consiglio dei ministri ha finalmente varato, nella notte di venerdì, il progetto per la costituzione di fondi comuni anche in Italia. A una prima lettura, il disegno di legge sembra realistico e concorrenziale- rispetto a quelli esteri. Tocca ora al Parlamento approvarlo con urgenza, senza portare modifiche tali da renderlo inoperante. In ogni caso, quello che più importa al momento è l'allargamento del listino, facilitando al massimo l'introduzione di nuovi titoli, sia italiani, sia stranieri alla quota ufficiale. Allo stato attuale i titoli quotati sono troppo pochi, danno modestissime possibilità di scelta, permettono dannose scorrerie della speculazione a breve scadenza e sarebbe assai arduo per i fondi impostare una positiva politica di investimenti. Il Comitato del Credito, comunque, accogliendo la richiesta dell'Iri di quotare ufficialmente le tre banche di interesse nazionale e l'Alfa Romeo, ha mostrato di avere capito qual è il punto debole della situazione. Veniamo ora alla cronaca consueta: il rialzo è continuato anche questa settimana; solo martedì e mercoledì si è avuta una pausa di consolidamento. L'indice generale azionario ha superato venerdì « quota 80 », che era stata perduta il 7 maggio, terminando a 80,57, contro 78,96 del 19 settembre; i guadagni sono stati perciò del 2'A. Il ritmo degli affari è stato intensissimo, con una punta massima l'ultimo giorno, quando le contrattazioni sono terminate solo alle 14. L'attuale fase positiva non conosce perciò ostacoli sul suo cammino, nemmeno quella reazione tecnica che ope¬ ratori ed esperti ritenevano inevitabile, dopo la rapida e cospicua ripresa della settimana precedente. Motivi per un salutare « bucato » ce n'erano a iosa: agitazioni sindacali, chiusura dì fabbriche, voci discordi sulla preparazione del progetto dì legge per ì fondi comuni, incertezza dei più importanti mercati mobiliari internazionali. Ma su tutto ciò ha avuto la meglio la particolare situazione tecnica delle Borse italiane e le voci, senza un preciso fondamento, ma raccolte e divulgate volonterosamente, di una presunta debolezza della lira. Purtroppo la pesantezza del reddito fisso è stata da molti ritenuta una conferma del minore valore del potere d'acquisto della nostra moneta. In quanto alle questioni tecniche, è ormai fuor di dubbio che la nostra Borsa annovera un numero troppo ri¬ stretto di titoli e, fra questi, troppi valori con una limitata circolazione. E' abbastanza facile, perciò, in momenti psicologicamente favorevoli, imbastire fruttuose operazioni speculative. Cedente, se non addirittura pesante, come si è detto, il mercato del reddito fisso. In previsione dell'annunciata emissione Autostrade 6Vo per 100 miliardi di lire, sono affluiti sul mercato alcuni realizzi, che hanno premuto sui corsi nonostante l'attiva presenza della Banca d'Italia. Anche le perplessità monetarie hanno avuto il loro peso. Sono stati intanto quotati ufficialmente i Buoni del Tesoro 1978. Com'era da prevedersi, il primo prezzo è stato alquanto deludente. Renato Cantoni LeBorsein talia Indlce azionario 1938 = 1) 84/57 ;:i:±:::-±:z:i:t:Lt::.i: 22 29 AGOSTO 5 12 SETTEMBRE 19 26

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