Un preside chiude la scuola perché la ritiene pericolante
Un preside chiude la scuola perché la ritiene pericolante Un preside chiude la scuola perché la ritiene pericolante E' una «elementare» a Milano frequentata da 1600 bimbi (Dal nostro corrispondente) Milano, 26 settembre. Il prof. Giovanni Fumagalli, preside della scuola elementare di via Bergognone dove sono già iscritti 1600 bambini, ha fatto affiggere oggi sul portone dell'edifìcio un avviso con il quale comunica che il 1" ottobre la scuola non sarà aperta perché è pericolante. Ha anche convocato, per martedì sera, una assemblea dei parenti degli scolari per illustrare la situazione. La grave decisione del preside, presa dopo un lungo colloquio con il provveditore, ha suscitato molte polemiche. Gli esperti dell'ufficio tecnico del Comune, infatti, sostengono che solo dodici aule e il refettorio sono pericolanti; per il resto dell'edifìcio il pericolo è latente, non immediato. C'è solo il rischio della caduta di calcinacci e della formazione di crepe nei muri. Controbatte il preside: «Anche la caduta di calcinacci per me è un pericolo e non posso assumermi la responsabilità di far aprire la scuola. Avevo da tempo fatto presente la situazione del fabbricato la cui costruzione risale al 1912: il Comune ha fatto fare dei sopralluoghi ed ha stanziato 200 milioni per restaurare solo una parte dell'edificio. I lavori, ben che vada, finiranno fra un anno ». L'assessore ai Lavori pubblici avv. Bonatti, ha dichiarato: « Una parte della scuola di via Bergognone è agibile: sono state fatte delle perizie quando era stata richiesta la demolizione, come era stato fatto per la scuola elementare di via Pisacane. Se si va avanti di questo passo metà degli edifici scolastici di Milano dovrebbero essere abbattuti ». Il prof. Fumagalli, però, è irremovibile. g. m.
Persone citate: Bonatti, Fumagalli, Giovanni Fumagalli
Luoghi citati: Milano
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