Una bimba precoce

Una bimba precoce RISPONDE GIULIETTA MASINA Una bimba precoce E un grande disorientamento che ha messo in crisi tutta la famiglia «Gentile signora, sono la mamma di due bambini. Dora, di sei anni e Marco di quattro. Bellissimi tutti e due, ma difficili a disciplinarsi, vivacissimi, e, non so come sia potuto accadere, informati di cose che io non sapevo a dodici anni. Dora ragiona come una signorinella, e tra i bambini della sua età, e più, prende gli atteggiamenti soliti delle ragazze di oggi. Giorni fa l'ho sorpresa che baciava un bambino, e ai miei rimproveri ha risposto che lo fanno tutti. « Uno psicologo l'ha definita di condotta precoce. Anche a me sembra. Vede e ripete quello che vede, spero senza malizia. Anche noi giocavamo alle signore comportandoci com'erano, 'allora, le signore. Oggi, le bambine si comportano come sono le signore che conoscono. La nostra famiglia non è antica, ma è riservata, non sciupa le parole né ci facciamo le feste ogni volta che ci vediamo: un cattivo esempio, da me e mio marito, posso assicurarle che non lo ha mai avuto. Nel- l'appartamento vicino, abitano persone che non hanno, forse, le nostre inibizioni, ma si tratta di sfumature che mia figlia penso non capisca. Ma se invece le capisse? La lettera viene da Milano, e si diffonde anche su altri temi. L'impressione è che un grande disorientamento abbia posto in crisi tutta la famiglia, bambini compresi. Dora, a sei anni, si sente sospettata; non ne afferra il motivo, e giustamente, anche se in maniera elementare e incoerente ritiene di essere punita per colpe non commesse. E' il momento più delicato, perché i bambini, seppure indistintamente, possiedono vivissimo il senso della giustizia: i primi rancori per i « grandi » generalmente nascono da castighi sbagliati, da discipline malamente imposte e quindi interpretate quali oppressioni. A mio avviso, si sta determinando una situazione del genere: da una parte, il naturale mimetismo infantile, che trasporta nella propria dimensione le dimensioni più vaste nelle quali s'imbatte; dall'altra, genitori che scoprono in questi atteggiamenti, premeditazioni, significati colposi, intenzioni già chiarite. Dora, a mio avviso, s'intende, imita noi, ma senza prevedere ciò che noi sappiamo; si identifica con noi, ma alla superficie. L'operazione di approfondimento che la madre compie, è ai danni della bambina. La mette in allarme, suscita in lei associazioni di idee più precise, ne esaspera l'occhio, In un certo senso la scaltrisce; naturalmente, sempre sul piano dei sei anni, comunque da raddoppiarsi se pensiamo com'eravamo noi a quell'età. Un'evoluzione troppo rapida, causata dal fantastico accrescimento dei mezzi di comunicazione visivi, ma che per fortuna sfiorano appena la coscienza infantile, priva di malizia e di furberia. Se posso darle un consiglio, quindi, signora, valuti il comportamento di sua figlia non in termini assoluti, ma relativi; intervenga, ma non con il viso dell'angelo offeso, della madre delusa; soprattutto, stabilisca rapporti sempre più stretti, la metta a proprio agio, la faccia parlare. Spieghi, non punisca; giustifichi, non risponda « perché no ». Molto probabilmente, sarà sorpresa di certi risultati. Giulietta Masina

Persone citate: Giulietta Masina

Luoghi citati: Milano