Rumor è d'accordo con Piccoli per il centro-sinistra a quattro di Fausto De Luca

Rumor è d'accordo con Piccoli per il centro-sinistra a quattro Conclusa la sessione del "parlamentino,, de Rumor è d'accordo con Piccoli per il centro-sinistra a quattro Un appello per la «consistenza» della maggioranza parlamentare: senza di essa il governo sentirebbe venir meno le proprie ragioni di operosità - Il Consiglio de per ora ha votato un ordine del giorno che approva soltanto la soluzione data alla crisi (Nostro servizio particolare) Roma, 26 settembre. Il presidente del Consiglio, Rumor, ha parlato oggi al Consiglio nazionale della de rivolgendo un appello alla « co72sisteftz'a » della maggioranza parlamentare. Sènza questa, consistenza « o con uh suo fatale disgregarsi nell'episodica parlamentare, il governo sentirebbe venir meno le proprie ragioni dì presenza e di operosità ». Rumor ha detto che, per senso di responsabilità, deve « richiamare la pericolosità di una tendenza in questa direzione ». Allo stesso modo, pur dovendosi superare l'attuale provvisorio equilibrio, è necessario « non comprometterlo senza concrete alternative, magari per rincorrere obiettivi che non siano esenti da rischi anche gravi ». Rumor ha mostrato di condividere pienamente l'impostazióne della relazione fatta ieri dal segretario politico Piccoli, assegnando al governo monocolore l'obiettivo di favorire le condizioni per la ricostituzione del centro-sinistra organico ( dc-psi-psupri). Il Presidente del Consiglio ha accennato ai principali problemi che stanno davanti al governo: « La rilevanza di fattori monetari internazionali che non possono essere direttamente dominati »; « la situazione del Mezzogiorno, che va rimessa in movimento »; « la situazione dell'occupazione, particolarmente acuta.nel Sud »; e poi le Regioni, l'Università e la scuola. «Siamo, poi, in presenza di un vasto movimento lungo il fronte sindacale »: anche in questo settore « ci troviamo di fronte a fenomeni nuovi, a metodi dì spontaneismo ». Ha aggiunto: « Un richiamo va fatto perché da parte di tutti si respingano fatti dì violenza inammissibili in un ordinamento democratico, e dinanzi ai quali il governo non potrebbe rimanere inerte, e perché ancora da parte di tutti vi sia la consapevolezza che la strada da scegliere è quella della trattativa paziente e ragionevole evitando metodi e decisioni di rottura ». Il Consiglio nazionale ha poi ascoltato la replica di Piccoli e ha votato all'unanimità, ma con dichiarazioni interpretative diverse a seconda delle correnti, il seguente ordine del giorno: « Il Consiglio nazionale della de, udita la relazione del segretario politico, approva la soluzione data alla crisi con la costituzione del governo monocolore presieduto dall'on. Rumor; esprime al presidente del Consiglio e ai suoi collaboratori la piena solidarietà e il proprio augurio; impegna il segretario del partito, gli organi del partito, i gruppi parlamentari a dare il pieno appoggio al governo per la realizzazione dei suoi obiettivi programmatici e politici. Il Consiglio nazionale invita il segretàrio politico e la direzione ad approfondire subito i problemi del partito per preparare il dibattito e la loro definizione politica, nella prossima sessione del Consiglio nazionale onde si addivenga ad un sollecito e stabile assetto delle strutture interne ». Si ricava dal documento che è stato sospeso il giudizio sulla linea del segretario politico (ricostituzione' del quadripartito), data la profonda divergenza con le correnti di sinistra che si battono per un orientamento verso l'alleanza preferenziale con il psi. C'è, invece,- la ratifica della soluzione della crisi, e ciò era prevedibile perché tutte le correnti (tranne quella di Sullo, che si è astenuto) sono rappresentate nel governo. E c'è di positivo, e di ciò si è mostrato soddisfatto l'on. Piccoli, l'impegno di non protrarre a tempo indeterminato l'attuale situazione interna del partito, per cui non è possibile identificare una precisa maggioranza intorno alla segreteria. Fin dalla prossima direzione, fa notare la segreteria de, saranno posti sul tappeto i problemi delle strutture interne del partito, e la definizione degli schieramenti politici dovrà farsi, in ogni caso, nel prossimo consiglio nazionale, previsto per il 25 ottobre o per il 5 novembre. Con questo rinvìo a breve scadenza, il Consiglio nazionale è sfuggito a scelte che in questo momento avrebbero potuto sconvolgere, senza chiare prospettive future, l'equilibrio interno. Piccoli, nella sua replica, ha detto che il dibattito ha avuto « il merito di aver registrato alcune reali, anche aspre, differenze fra distinte posizioni ». Piccoli si è mostrato scettico verso alcuni oratori della sinistra, i cui discorsi, invece, «mostrano tranquilla sicurezza e lucida determinazione ». Le cose, ha osservato sono difficili e complicate e ha confermato che « primo dovere » della de è quello di «riportare tutte le componenti originarie del centro sinistra nel quadro della maggioranza »: « bisogna tentare una operazione di recupero ». In conclusione, breve rinvio, che consente anche alla de di vedere gli sviluppi dell'iniziativa di La Malfa per un patto psi-psu-pri. Oggi è stata diffusa la lettera di Ferri (psu) al segretario repubblicano. Esprime una sostanziale accettazione dell'invito di La Malfa. Si indica ancora come « premessa » un chiarimento sui rapporti col pei e sui problemi di fondo, ma non si tratta più di una « pregiudiziale ». Si attende la risposta dei socialisti. Fausto De Luca L'on. Piccoli al Consiglio nazionale della de (Telef.)

Persone citate: La Malfa, Rumor, Sullo

Luoghi citati: Roma