Il governo ho risposto ai quesiti della Volksparfei sul "pacchetto" di Enzo Pizzi

Il governo ho risposto ai quesiti della Volksparfei sul "pacchetto" Le trattative per la questione alto-atesina Il governo ho risposto ai quesiti della Volksparfei sul "pacchetto" Il « leader » della SVP Magnago non si è voluto pronunciare sul contenuto dei documenti - Il partito sudtirolese (che per due volte ha già risposto «no» alle offerte di Roma) discuterà le proposte al congresso, convocato nel tardo autunno (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 25 settembre. La presidenza del Consiglio dei ministri ha fatto pervenire a Bolzano la risposta del governo alle richieste di chiarimenti sul contenuto del « pacchetto » avanzate alcuni mesi fa dal leader della Volkspartei Magnago. Insieme con questi chiarimenti è giunto anche il testo del cosiddetto « calendario operativo » elaborato dagli esperti italiani ed austriaci nel corso di lunghi negoziati bilaterali, per dare ai sudtirolesi la garanzia, che le nuove norme per l'allargamento dei poteri della provincia autonoma di Bolzano saranno attuate alle scadenze previste. La notizia è stata confermata ufficialmente oggi dallo stesso Magnago, il quale non si è però voluto pronunciare sul contenuto dei documenti che gli sono pervenuti, dichiarando che un giudizio in questo momento sarebbe prematuro. Il presidente del partito sudtirolese ha precisato che sabato prossimo egli riferirà ai membri dell'esecutivo convocati per l'esame della situazione politica. Si prevede che il dibattito vero e prò-' prio sul « pacchetto » e sull'ancoraggio internazionale si inizierà tra una decina di giorni. In direzione e nell'esecutivo Magnago, che è il leader della maggioranza dei cosiddetti « realisti », dovrà scontrarsi duramente con gli esponenti dell'opposizione, i quali appartengono all'ala radicale e sono capeggiati dall'on. Hans Dietl, dal sen. Peter Brugger e dagli assessori provinciali Benedikter e Dalsass. Gli ultimi tre appartengono ad un gruppo autonomo e recentemente hanno richiesto l'esame d'un documento nel quale propongono che il « pacchetto » e la prevista formula di garanzia internazionale vengano respinti entrambi perché ritenuti insufficienti. L'ala radicale della Volkspartei cerca di politicizzare la controversia per l'interpretazione dell'accordo De Gasperi-Grubér, che e di carattere eminentemente giuridico, ed allo stesso tempo cerca di procrastinare nel tempo l'atteso raggiungimento di un accordo. Già in altre due precedenti occasioni la Volkspartei aveva risposto « no » alle proposte di soluzione avanzate da Roma. Nei primi mesi del 1965 infatti venne respinto un accordo raggiunto tra i ministri degli Esteri del tempo, Saragat e Kreisky e, negli anni successivi, si rispose con un nuovo diniego ad un'ulteriore proposta di soluzione, che era stata caldeggiata anche dal governo di Vienna. . In questa nuova delicata fase della questione altoatesina la parola definitiva dovrà essere data in un congresso straordinario della Sudtiroler Volkspartei, che verrà convocato probabilmente nel tardo autunno. Contemporaneamente saranno chiamati a pronunciarsi sul contenuto del « pacchetto » e dell' ancoraggio internazionale anche i rappresentanti della popolazione di lingua italiana. Il presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, avv. Armando Bertorelle, secondo quanto si ritiene, sarà infatti tra pochi giorni convocato a Roma per ricevere i testi definitivi dei documenti da sottoporre all'esame dei partiti rappresentati nell'assemblea legislativa della Regione. Enzo Pizzi

Luoghi citati: Bolzano, Roma, Vienna