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Un bonario "giallo" e una satira sociale SULLO SCHERMO Un bonario "giallo" e una satira sociale L'incredibile furto di Mr. Girasole, produzione Disney - Gli insaziabili, di Alberto De Martino (AstorJ - A vederlo oggi, nei panni del direttore di azienda, mister Girasole pare il più pacifico degli uomini, e nessuno direbbe che in gioventù è stato un furfante di tre cotte. Molto meno si crederebbe che sia stato preso dall'uzzolo di rimettersi all'antico mestiere (quello dei colpi audaci) e ciò non per lucro ma per puro amore dell'arte. Il nuovo piano che gli frulla per la mente è dì impossessarsi d'un famoso dipinto; ed avendo bisogno della cooperazione d'un noto gangster, se lo procura a forza. Tutto bene, se non che 11 presunto gangster è in realtà un attorucolo, Jack, versato in improvvisazioni e imitazioni da avanspettacolo; il quale; facendo di necessità virtù, sostiene la parte che gli viene imposta. Da questo primo equivoco ne scaturiscono altri; finché, comparendo d'improvviso il gangster vero, l'impresa rocambolesca prende una piega disastrosa, con la punizione dei colpevoli e il pieno riscatto dell'innocente Jack. Il garbo programmato delle produzioni di Walt Disney non manca davvero a L'incredibile furto di Mr. Girasole, diretto a colori da Jerry Paris; il garbo e anche un pizzico di sale per rispetto alla tematica del « giallo », di cui si tratteggia una bonaria satira. Se il regista ha il merito di aver trattato il genere burlesco senza cadere in volgarità, l'interesse maggiore è nel cast, e non tanto per la presenza dell'ameno Dick van Dyke, quanto per il ritorno dell'anziano Edward G. Robinson in una parte che gli consente di prendere intelligentemente per il bavero l'antico sé stesso, il « feroce » di tanti film gangsteristici. All'azzeccato paio fanno cornice Dorothy Provine, Joanna Moore, Henry Silva e Slim Pickens. Fanciulli e famiglie, il film è per voi! 1. p. (Gioiello) - Sfondi autentici e non la solita America di cartapesta ricostruita a Cinecittà per il technicolor Gli insaziabili. Il regista Alberto De Martino vi ambienta una amara vicenda che vorrebbe graffiare il mondo dei grandi monopoli industriali e anche quello dello spettacolo e della pubblicità. Ma tutto si risolve in una serie di graffi in superficie, perché il film non va troppo oltre l'intrigo di prammatica e la sorpresa finale. Il soggetto, di Flamini e dello stesso De Martino, è originale. Un giovane italiano, che ha vìnto un concorso a premi per un soggiorno in California, viene scoperto come « sorriso ideale » per lanciare prodotti chimici ed alimentari. Era innamorato della moglie e lontano da ogni smania di arrivismo; diventa un cinico avventuriero, bravo a sedurre donne e capace di sfruttare i vizi segreti degli uomini. Qualcuno lo fa fuori proprio sotto gli occhi di un amico romano, giornalista curioso e a sua volta idealista. Tocca a quest'ultimo scoprire la verità. Un quadro di corruzione totale, alla quale neppure il protagonista riuscirà a sfuggire. Con la rediviva Dorothy MaIone, a tratti ancora eccellente attrice, sono Robert Hoffman, Luciana Paluzzi, John Ireland, Roger Fritz, Nicoletta Machiavelli. vice * Gli orari dei musei Galleria Sabauda (v. Accademia delle Scienze 8): 10-13; 15-18. Museo Egizio (v. Accademia delle Scienze 8): 10-13; 15-18. Museo di Antichità e mostra delle « Antiche civiltà d'Abruzzo » (v. Accademia delle Scienze 8): 10-13; 15-18. Museo civico d'Arte antica e Palazzo Madama (p.za Castello): 9,30-12,30; 15-18. Galleria civica d'Arte moderna (v. Magenta 31): 9,30-12,30; 15-18. Palazzo Reale (p.za Castello): 9-12,30. Museo nazionale del Risorgimento (p.za Carlo Alberto): 9,3012,30; 15-18. Museo dell'Automobile (c. Unità d'Italia 40): 9,30-12,30; 15-19. Museo Pietro Micca (v. Guicciardini 7): 9,30-12,30; 15-18. * Spettacolo di burattini — Oggi alle 18, presso la libreria « Il torchio i) (cso Moncalieri 3) sarà rappresentata la favola « Le prodezze di Antuono », tratta dal « Cunto de 11 cuntl », di G. B. Basile, con i burattini di Francesca More tu.