Forse stamattina l'attesa sentenza

Forse stamattina l'attesa sentenza Forse stamattina l'attesa sentenza (Dal nostro inviato speciale) Vienna, 25 settembre. Dal castello di Praga, antica sede dei re boemi, dove il Comitato centrale del partito comunista cecoslovacco è riunito ininterrottamente dalle 14 di oggi per decidere la sorte politica di Alexander Dubcek e degli altri esponenti del « nuovo corso», non è ancora uscito nessun comunicato ufficiale. Che profondi contrasti abbiano diviso fino all'ultimo momento le fazioni- in cui è diviso il Comitato centrale, lo dimostra il fatto che all'ultimo momento l'assemblea è stata rimandata ancora una volta, sia pure di poche ore. Secondo il programma avrebbe dovuto cominciare i lavori alle 10 di stamattina; ma all'ora stabilita nel vasto piazzale antistante il castello c'erano soltanto una piccola pattuglia di giornalisti e un imponente schieramento di forza pubblica, che ricordavano quello dell'aprile scorso per l'analoga riunione che decise la sostituzione di Dubcek con Husak. Dei componenti del Comitato centrale, neppure l'ombra. Molti hanno attribuito questo ritardo al fatto che ieri sera il Praesidium era rimasto riunito fino a tarda ora per decidere i provvedimenti da prendere contro i dirìgenti comunisti dell'Accademia cecoslovacca delle Scienze, accusati di «revisionismo e opportunismo». La riunione notturna sì è conclusa con lo scioglimento della sezione comunista della stessa Accademia. Stamattina quasi tutti i capi dei gruppi in cui si divide il Comitato centrale si sono dedicati a un'ultima febbrile serie di incontri. Soltanto dopo le 13, sul piazzale del Castello, sono comparse le prime «Tatra», le pesanti macchine nere su cui viaggiano i maggiori rappresentanti del partito e del governo. Uno dei primi ad arrivare è stato Josef Smrkovsky, l'ex presidente dell'Assemblea, che nella riunione odierna ha la posizione di imputato principale. Fra i giornalisti presenti circolava la voce che poco prima dì venire alla riunione Smrkovsky avesse inviato una lettera di dimissioni al Parlamento nazionale cèco, di cui è presidente. La partecipazione di Dubcek alla riunione è sicura. In attesa delle notizie ufficiali — che potrebbero arrivare a notte inoltrata o anche domani, se la prima giornata è stata, come sembra, quasi interamente occupata dalla relazione di Husak — perdura l'atmosfera di relativo ottimismo, creata, dall'intervista rilasciata ieri da Alois Indra a Eude Pravo. Se il massimo , leader dell'ala « dogmatica » si dimostra relativamente mite nei confronti di Dubcek, e se l'organo ufficiale del partito riporta con grande rilievo tale dichiarazione — si argomenta a Praga e a Vienna — è segno che la ' tesi « moderata » di Husak ha finito per. trionfare. Secondo fonti ufficiose le decisioni sui casi più importanti, cioè quelli di Dubcek e di Smrkovsky, sarebbero già state concordate; permarreb¬

Persone citate: Alexander Dubcek, Alois Indra, Dubcek, Husak, Josef Smrkovsky

Luoghi citati: Praga, Vienna