L'enfisema senile

L'enfisema senile Possibile anche agli anziani una vita normale L'enfisema senile Un termine improprio - Il vecchio presenta normalmente una minore efficienza funzionale dell'apparato respiratorio, ma senza caratteri patologici - Evitare ogni causa di aggravamento (dal fumo allo smog) e curare «subito» le affezioni influenzali Un giorno dopo l'altro il corpo umano, come quello di ogni essere vivente, si modifica, si adatta, si trasforma, si difende... in una parola « invecchia ». L'apparato respiratorio non sfugge a questa regola generale, anzi tra i vari apparati è quello dove si possono osservare in modo evidente i risultati delle modificazioni operate dal tempo. Per svolgere la sua attività di mantice l'apparato respiratorio è largamente provvisto di tessuto elastico, il più adatto, come dice la parola, ad assicurarne la funzione. Orbene, è noto che proprio il tessuto elastico manifesta, ed in un certo senso condiziona, i processi di invecchiamento. Le fibrille che lo compongono si alterano, diventano rigide e inestensibili come una striscia di gomma abbandonata per lungo tempo. Le alterazioni intime dei connettivi vecchi si traducono in varie trasformazioni anatomiche. Le cartilagini di congiunzione ed i legamenti delle costole e delle vertebre perdono gradualmente la loro elasticità, diventano sempre più rigide e talvolta si trasfor-' mano al punto da rassomigliare all'osso per la deposizione di sali di calcio. La gabbia toracica si modifica: la colonna vertebrale si incurva accentuando la normale scoliosi, di conseguenza le costole ruotano verso l'alto e spingono in fuori lo sterno per cui si ha un aumento del diametro anteroposteriore. Le modificazioni della forma del torace provocano una dislocazione dei punti di impianto della cupola del diaframma che si appiattisce e permette al fondo dello stomaco di scivolare nell'anello di passaggio fra la gabbia toracica e l'addome, provocando in tal modo la comparsa della ben nota ernia dello hiatus o ernia diaframmatica, di frequente riscontro negli anziani. Queste modificazioni vanno di pari passo con quelle dei tessuti elastici che formano la pleura, una parte dei bronchi e dei vasi sanguigni polmonari. Arrivato a questo punto il lettore si chiederà preoccupato quali conseguenze provochino queste modificazioni sull'efficienza funzionale ■ ' 'l'apparato respiratorio, .-. . più che è noto che l'anziano non allenato non resiste allo sforzo per « mancanza di fiato ». Accurate e complesse indagini eseguite su anziani sani hanno dimostrato che la funzione respiratoria globale è nell'insieme soddisfacente per consentire una vi* ta normale. Infatti una parte delle modificazioni suaccennate sono dovute a fenomeni di adattamento e di compenso e non ad alterazione o regressione. A conferma di queste affermazioni basterà citare due soli punti. Il primo è rappresentato dall'osservazione comune, che molte persone arrivano alla tarda età conservando una funzione respiratoria buona nonostante le evidenti modificazioni morfologiche. E d'altro canto le indagini strumentali hanno dimostrato che le modificazioni a cui va incontro l'apparato respiratorio per effetto dell'invecchiamento sono del tutto caratteristiche e diverse da quelle dell'enfisema. Il confronto fra le due condizioni non è casuale in quanto ancor oggi per definire le modificazioni dell'apparato respiratorio della terza età si usa il termine di « enfisema senile ». Orbene per enfisema noi intendiamo precisamente una condizione morbosa ben definita per cui è opportuno riservare alle modificazioni « fisiologiche » il termine di « polmone senile », più ap propriato per definire questa nuova entità funzionale Con questo non si nega che molti anziani siano portatori di enfisema, come lo sono di bronchiti, ma si tratta di affezioni morbose contratte nel corso della vi ta e per nulla legate all'invecchiamento. Naturalmente il trascorrere del tempo provoca l'aggravamento di una bronchite o di un enfisema preesistenti poiché queste malattie si sommano, aggravandole, alle modificazioni senili. Ad esempio la sola perdita di elasticità comporta una ridotta capacità di espellere le secrezioni bronchiali nella bronchite ed aggrava l'insufficienza respiratoria dell'enfisematoso. Ecco quindi che in vista di una possibilità sempre più frequente di raggiungere l'età avanzata è necessario ribadire la necessità di una oculata prevenzione delle malattie croniche dell'apparato respiratorio. Non ci si stancherà di ri¬ cordare quanto viene spesso raccomandato: ogni causa di danno all'apparato respiratorio (e quante ce ne sono di individuali e di collettive!) dovrebbe essere combattuta, prima dell'invecchiamento e prima che dia lesioni irreversibili. Coloro che raggiungono la vecchiaia con qualche danno all'apparato respiratorio, dovranno osservare le regole di un'adeguata profilassi di tutte le cause di aggravamento (allontanamento dal fumo, dallo smog, dai climi umidi e freddi) e dovranno attuare una cura tempestiva e radicale delle affezioni influenzali. Infine si è notato che nella maggior parte dei casi più che le prolungate e complesse terapie medicamentose tradizionali si ottengono reali vantaggi da una razionale terapia fisica o ginnastica respiratoria, che si è dimostrata veramente efficace se condotta sotto controllo medico tenendo conto delle condizioni generali e cardiocircolatorie oltre che di quelle, polmonari. Prof. F. S. Feruglio Direttore della Cattedra di Gerontologia e Geriatria dell'Università di Torino

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