A Roma caos nel traffico

A Roma caos nel traffico Sensi unici, «onde verdi» si sono .rivelati insufficienti A Roma caos nel traffico Alla fine del 1969 circoleranno 750 mila auto - Gli intasamenti diventano massicci anche in periferia - Mancanza di parcheggi sotterranei e indisciplina degli automobilisti fra le principali cause della paralisi (Nostro servizio particolare)( Roma, 24 settembre, (l.f.) Finita la tregua estiva, il traffico a Roma rischia la paralisi completa. Un anno fa gli intasamenti erano massicci, ma circoscritti alle ore di punta e al centro cittadino; adesso si estendono a buona parte della giornata e a parecchie zone periferiche. Secondo gli esperti nel 1968 le difficoltà di circolazione costarono ai romani tremila miliardi di lire per spreco di benzina, usura delle macchine, perdite di tempo e minori guadagni. Al 31 dicembre 1968 nella provincia di Roma c'erano 765.267 autovetture (esclusi i mezzi pesanti pubblici e privati, le motociclette e le motorette). Da gennaio ad agosto si sono aggiunte 76.610 macchine e alla fine di dicembre si arriverà a centomila. Pur tenendo conto delle cancellazioni che incidono per il 10-15 per cento, al 31 dicembre 1969 le automobili immatricolate saranno circa 830 mila in .tutta la provincia. Siccome le vetture appartengono per il 90-92 per cento ad abitanti della capitale, se ne deduce che a Roma circoleranno più dì 750 mila macchine. I sensi unici, le rotatorie, i Quadrilateri obbligatori, le onde verdi e gli altri rimedi escogitati dal comune si rivelano ormai insufficienti. « Il traffico è un malato curabile, ma non guaribile »,- dice rassegnato il dott. Carlo Rosato, assessore de al traffico « né io né altri abbiamo soluzioni in tasca o bacchette magiche. A Roma come in ogni metropoli italiana o straniera, si può intervenire per migliorare la circolazione, ma si è condizionati dalla situazione obiettiva, ossia da come è fatta la città». Roma, continua l'assessore, ha duemila anni « che si ripercuotono non solo in superficie, ma anche nel sottosuolo ». Ogni progetto che comporti scavi è controllato dalla Soprintendenza alle antichità (e dal Vaticano) pronti a bloccare l'iniziativa, se picconi o escavatrici incontrano resti archeologici profani o catacombe e loculi cristiani. Mesi or sono fu scoperto un quartiere residenziale dell'antica Roma nei sondaggi eseguiti in Piazza dell'Esedra, per costruirvi una stazione della nuova metropolitana: la Soprintendenza mise il veto e la stazione verrà spostata. Gli stessi intoppi archeologici rallentano o annullano i progetti di una decina di parcheggi sotterranei. In pratica si sta lavorando solo al parcheggio di Villa Borghese (1000 posti). La costruzione del parcheggio di Piazza Adriana è stata fermata nel luglio scorso quando si verificarono cedimenti nel vicino Palazzo di Giustizia. Verrà ripresa dopo i controlli del Genio Civile se si escluderà che i cedimenti siano dipesi dagli scavi per il parcheggio. Secondo l'assessore sul piano immediato si potranno installare nei punti nevralgici dei sovrappassaggi metallici, in attesa di eseguire dei sottovia; sì potrà finalmente attuare uno sfalsamento negli orari delle scuole, degli uffici, delle fabbriche, rivedere a fondo il traffico in molte zone. Ma soprattutto sarebbe necessaria una maggior autodisciplina degli automobilisti. Ad esempio risulta ormai inapplicato il divieto di sosta nel centro prescritto dalle 7 alle 10 del mattino per evitare il parcheggio di macchine appartenenti soprattutto a negozianti. «Per far rispettare il divieto — risponde l'assessore — ci vorrebbero molti vigili. Noi abbiamo 1200 vigili addetti al traffico, ma divisi in due turni. Perciò disponiamo, in ciascun turno, di seicento vigili che dovrebbero sorvegliare la superficie cittadina, centocinquantamila ettari ». Le terapie a lungo termine — osserva il dott. Rosato — sono l'asse attrezzato, la metropolitana è il decentramento amministrativo verso la periferia. . Dell'asse attrezzato si parla e si discute da vent'anni. Dovrebbe collegare il nord e il sud della capitale con una arteria colossale a quattordici corsie. I nuovi tronchi della metropolitana collegherebbero i quartieri periferici e centrali. La costruzione procede a rilènto non solo per ragioni archeologiche e burocratiche, ma «perché i soldi ce li dà lo Stato». Alcuni tronchi dovrebbero entrare in servizio nel 1972, gli altri nel 1974. Roma. Traffico a rilento anche nelle strade a senso unico come via del Tritone (Team)

Persone citate: Carlo Rosato, Rosato

Luoghi citati: Roma