Professoressa uccisa a coltellate in treno corpo trovato in un vagone di 1a classe

Professoressa uccisa a coltellate in treno corpo trovato in un vagone di 1a classe Delitto a mezzanotte sul direttissimo da Bologna a Torino Professoressa uccisa a coltellate in treno corpo trovato in un vagone di 1a classe La vittima è insegnante dell'Istituto Clotilde di Savoja - Era andata a trovare il fratello a Fidenza - Viaggiava sola - L'assassino è salito ad Alessandria; è stato visto scendere ad Asti - Poco dopo un viaggiatore scopre il delitto - La donna era ancora viva - II treno ha proseguito, il capotreno lanciava biglietti d'avvertimento ad ogni stazione: «Telefonate a Torino, urge ambulanza» - A Porta Nuova, tra la folla c'era il marito, ingegnere della Fiat Sul treno di Bologna giunto questa notte alla stazione di Porta Nuova c'era il cadavere di una giovane professoressa. Uccisa a coltellate. II marito, un ingegnere, era ad aspettarla alla stazione. La donna è stata assassinata in uno scompartimento di prima classe, prima della stazione di Asti. La vittima è la signora Gianna Bo, che avrebbe compiuto trent'anni fra pochi giorni, insegnante di lingue (pare che fosse professoressa aU'istituto Clotilde di Savoia). Abitava in via Baveno 16 con il marito Paolo Pianiella, ingegnere della 1 Fiat: Si erano sposati due anni fa.. Una coppia affiatata e felice.' Prima che si iniziassero i suol Impegni scolastici, la prof. Plantella aveva voluto andare a trovare il fratello, dott. Giancarlo Bo, che vive a Fidenza. Ieri sera è ripartita per Torino. Ha preso il direttissimo 668, che parte da Bologna alle 19,45 e ferma a Fidenza alle 21,07. Il treno giunge a Porta Nuova alle 0,08. Dopo Fidenza fa le seguenti fermate: Piacenza alle 21,32; Voghera alle 22,23; Alessandria alle 23; Asti alle 23,36. La signora era in uno scompartimento di prima classe. Secondo le prime testimonianze del personale viaggiante, essa è rimasta sola fino ad Alessandria. Ha sfogliato qualche rivista, poi ha Incominciato a leggere un libro. Sulla reticella aveva una valigia, accanto a sé la borsetta. In questo momento la polizìa ferroviaria sta interrogando il personale del treno ed alcuni viaggiatori. Le notizie che diamo sono perciò soltanto indiscrezioni. Risulta, comunque, che alla stazione di Alessandria sono salite sul treno una ventina di persone, tra le quali un giovane che, dopo essere rimasto un po' nel corridoio, è andato a sedersi nello scompartimento dove era la professoressa. Qualcuno ricorda di averli visti: seduti uno di fronte all'altra, silenziosi, la donna continuava a leggere. Altri affermano di avere visto il giovane scendere ad Asti. Da Alessandria ad Asti ci sono 26 minuti: in questo breve tempo è avvenuto 11 delitto. Subito dopo la stazione di Asti il signor Domenico Siccardi, 50 anni, via Pietro Giuria 50, è andato verso la toeletta, è passato davanti allo scompartimento della professoressa che aveva le tendine tirate, ma non completamente. Il Siccardi ha avuto l'impressione di sentire un rantolo, ha guardato attraverso le tendine. Ha visto una donna seduta cadere verso il sedile anteriore. Preoccupato, temendo un malore, avverte un altro viaggiatore — Bruno Ballerini, 43 anni di Bologna, un ferroviere che viene a Torino per un corso dì perfezionamento — il quale chiama il capotreno, Vittorio Santon di 51 anni. E' il Santon che trova la donna insanguinata — alla gola e al petto — ancora viva. Ma agonizza, muove gli occhi, non parla. Mancano 35 minuti all'arrivo a Porta Nuova. Il treno non si ferma: sarebbe inutile, pei che non si troverebbero ambulanze, né ospedali. Il Santon scrive bigllettlni che lancia al passaggio delle stazioni: « Fate trovare una autoambulanza a Porta Nuova ». Cercano di assistere la ferita: le tamponano le ferite, la sdraiano sul divano. La donna muore prima di giungere a Torino. Alla stazione c'è l'ambulanza e c'è la Polizia ferroviaria. Vi è la piccola folla dei parenti in attesa, c'è anche l'ing. Plantella, venuto a prendere la moglie e accompagnarla a casa In auto. Così erano d'accordo. Il capotreno avverte la polizia del delitto. « Fermate 1 passeggeri » è l'ordine dato agli agenti, ma già molti viaggiatori si sono avviati verso l'uscita. C'è confusione, la folla della stazione capisce che è accaduto qualcosa di grave, ma non si sa che cosa, da tutte le parti si accorre al binario 9, dove si è fermato il direttissimo e dove aspetta l'ambulanza. Con la barella scendono il cadavere dal vagone. Un uomo si fa largo tra la folla: « E' mia moglie. Cosa le è capitato? » grida. Un sottufficiale lo prende per un braccio e lo allontana: « Si è sentita male. Venga con me in ufficio ». L'ambulanza corre al Mauriziano. Il dott. Enrico non può che constatare la morte della donna, che è già fredda. Le coltellate sono state numerose. Tre sotto l'ascella sinistra e una al gomito sinistro, alcune alla gola e una — quella mortale — al petto, ha spaccato il cuore. Non ci sono segni di lotta. Soltanto segni di difesa, e sono le ferite all'ascella e al gomito. La donna, aggredita, si è parata istintivamente con il braccio sinistro. Poi l'assassino l'ha colpita alla gola e al cuore. Nessuno negli scompartimenti vicini ha sentito grida o rumori. Si può escludere che il delitto sia stato commesso per rapina: valigia, borsetta con denaro erano al loro posto, la donna aveva ancora l'orologio d'oro al polso. Il caso è misterioso. La polizia ferroviaria e la squadra mobile sono impegnate per tutta la notte e hanno chiesto alle polizie di Asti e di Alessandria di collaborare alle indagini. 11 direttissimo è appena arrivato a Porta Nuova - Nello scompartimento di 1" classe c'è ancora il corpo della donna; dal finestrino si vedono i bagagli

Persone citate: Bruno Ballerini, Domenico Siccardi, Giancarlo Bo, Gianna Bo, Paolo Pianiella, Santon, Savoja, Siccardi, Vittorio Santon