Si rinnovano gli accordi con Paesi dell'est europeo

Si rinnovano gli accordi con Paesi dell'est europeo I nostri scambi con Poltrecortina Si rinnovano gli accordi con Paesi dell'est europeo Le intese in vigore scadono il 31 dicembre; i nuovi protocolli avranno una validità di 5 anni - L'interscambio con l'Urss è stato, nel '68, di 291 miliardi di lire Roma, 19 settembre. Negoziati per la stipulazione di nuovi accordi commerciali tra l'Italia e sette Paesi dell'Est europeo sono in programma per i prossimi tre mesi. Le trattative saranno condotte con l'Unione Sovietica, la Bulgaria, la Cecoslovacchia, la Polonia, la Romania, l'Ungheria e l'Albania, paesi con i quali i protocolli commerciali in vigore scadranno il 31 dicembre prossimo. I nuovi accordi saranno negoziati su base pluriennale e copriranno in genere il quinquennio 1970-'74. In considerazione degli impegni deh l'Italia in sede comunitaria, i protocolli conterranno la clausola di « revisione Cee » (che scatterà se e quando sarà realizzata la politica commerciale comune e la Comunità subentrerà agli Stati membri nella gestione degli accordi con i Paesi Terzi). II calendario delle trattative è in corso di perfezionamento da parte degli organi competenti. Solo per la Romania, l'inizio del negoziato è stato fissato per il 1" ottobre prossimo. Gli scambi commerciali con questi sette Paesi dell'Est europeo hanno rappresentato nel '68 il 5,7 Vt del commercio globale italiano contro il 6 "A circa del 1967. Per paese, il valore dell'interscambio l'anno scorso è stato di 290,7 miliardi di lire con l'Urss (contro 250,1 nel 1967); di 106,3 con la Polonia (contro 89,7); 74.1 con la Cecoslovacchia (contro 61,7) 77,6 con l'Ungheria (contro 79); 108 con la Romania (contro 114,6); 60,7 con la Bulgaria (contro 71,6) 8,1 infine con l'Albania (contro 4,4 del 1967). (Ag Italia)