In Germania si tenta di attirare la gioventù di Tito Sansa

In Germania si tenta di attirare la gioventù In Germania si tenta di attirare la gioventù Sale da ballo e attrezzature sportive aggiunte alle risorse tradizionali (Dal nostro corrispondente) Bonn, 18 settembre. Quattro milioni di tedeschi, un adulto su dieci, trascorrono ogni anno un periodo di cura in una stazione termale: in media vi rimangono per tre settimane, talvolta per un mese intero. Senza annoiarsi, che le stazioni di cura hanno perduto il loro carattere di rifugio per malati e fanno a gara con le spiagge alla moda e le stazioni sciistiche per offrire divertimenti. Con un vantaggio: che una cura termale la si può fare in qualsiasi stagione dell'anno, indipendentemente dal sole o dalla neve. Ai concerti pomeridiani cari alle nobildonne valetudinarie e alle sale da gioco frequentate dai loro mariti, ai campi di golf e ai maneggi riservati a pochi, si sono aggiunti dappertutto sale da ballo, campi di tennis, di minigolf, di bocce, palestre, saune, talvolta piste di gokarts, quasi ovunque piscine coperte, minerali e no, accessibili a tutti. Andare in una stazione di cure termali, in Germania, non è più segno di salute malferma o di acciacco. Il pubblico è eterogeneo, i sani, che vogliono mantenersi « fit », predominano sui malati. Lo dimostrano le cifre: il 58 per cento degli ospiti viene a proprie spese, solo il 42 per cento a spese delle Casse di assistenza per malattia. Più di 300 sono i luoghi di cura in Germania. Impossibile enumerarli tutti. Si dividono in quattro grandi categorie: cure minerali e di fanghi, bagni marini, cure climatiche ed elioterapiche, cure secondo il metodo dell'abate Kneipp. Fonti, fanghi e clima vengono offerti a prezzi che non superano, in media, quelli della neve e del sole. Durante la bassa stagione, cominciata in questi giorni, si ottengono riduzioni del 20 per cento sulle tariffe normali, che vanno da un minimo di 98 marchi di pensione per settimana (15 mila lire) in una semplice cameretta in un'isola del Mare del Nord fino ai 400 marchi settimanali (62 mila lire) in un albergo di lusso. L'agenzia di viaggi «Scharnow» si è specializzata nell'organizzare viaggi verso i centri termali. Il suo motto è «Fate le valigie, il resto lo facciamo noi ». Tra ì luoghi di cura minerali e di fanghi, che la pubblicità moderna suggerisce a coloro che « non si sentono ancora abbastanza malati per andare dal medico, ma nervosi e svogliati, scontenti di sé stessi», i più noti sono Aquisgrana, al confine col Belgio, Baden-Baden, Berchtesgaden, Bad Ems, Bad Hersfeld, Bad Homburg, Bad Kissingen, Bad Krozingen, Bad Mergentheilm, Bad Nau- heim, Bad Neuenahr, Bad Orb, Bad Reichenhall, Bad Soden, Bad Toelz, Bad Wies- seer Per chi vuole rilassarsi dalle tensioni della vita agitata dei giorni nostri, vi sono i bagni in piscina con acqua salsa sulle coste del Mare del Nord e del Baltico, nelle isole come Helgoland Borkum Norderney, o sul continente, a Westerland o a Kampen, d'estate patria dei nudisti di tutta Europa, d'inverno battute dal vento che — dicono i manifesti — «ri7tgiovanisce dì dieci anni ». Oppure le località climatiche come Berchtesgaden (dove si rigenerava Hitler) e Oberstdorf. Vi sono infine le cure ideate alla fine del secolo scorso dall'abate Kneipp: «pas¬ seggiate in acqua», dieta, movimento, il tutto accompagnato da un «massaggio spirituale». Ma questo è forse un po' troppo, per chi non sia tedesco e non intenda ridisciplinare il proprio corpo e la propria anima. Si può rigenerare corpo e anima anche senza andare nei luoghi poco conosciuti dove viene applicata la terapia dell'abate, senza essere luoghi per asceti, o, all'estremo opposto, « rifugi del peccato » (come il filosofo Seneca definì le Termo di Baia, nel Golfo di Napoli), i centri termali tedeschi sono aperti oggi a tutti. Come i famosi Badgastein in Austria, o Karlsbad (ora Karlovy Vary) in Cecoslovacchia. Tito Sansa

Persone citate: Hitler, Seneca, Soden