Una tassa in Francia sui capitali esportati

Una tassa in Francia sui capitali esportati Votata dall'Assemblea nazionale Una tassa in Francia sui capitali esportati Sarà del 30 per cento sui beni trasferiti illegalmente (Nostro servizio particolare) Parigi, 18 settembre. (1. m.) L'Assemblea nazionale francese ha votato oggi un emendamento al disegno di legge governativo istituendo una tassa-confisca del 30Vi su fondi e azioni trasferiti all'estero illegalmente fra il 31 maggio 19S8 e l'i agosto 1969. L'emendamento, proposto da un deputato comunista, ha ottenuto 471 voti favorevoli e nessun voto contrario. L'Assemblea ha inoltre approvato un articolo, proposto da un deputato gollista, per cui dovranno essere fornite dettagliate informazioni sui trasferimenti di capitati all'estero fra il 1" luglio e il 23 novembre 1968. Il ministro delle Finanze, rispondendo a vari oratori, ha smentito le voci relative ad una nuova svalutazione, dichiarando: «.Lo spettro di una seconda svalutazione agitato da alcuni è ridicolo e fa ridere. Benché persista lo squilibrio le riserve nette della Banca di Francia sono superiori a quelle che erano l'indomani della svalutazione, e non siamo stati costretti ad effettuare nessun prelevamento sul fondo monetario internazionale ». E' evidente che il ministro non poteva dire diversamente. Egli ha tuttavia ammesso che la Francia conoscerà momenti difficili prima di giungere al risanamento finanziario ed economico. Ma il settimanale economico L'Opinion scrive: « La situazione si aggrava. Sul piano monetario, il calo del francò si accentua. Sul fronte sociale l'agitazione sporadica rimane minacciosa. Ancora alcune settimane di scivolamento come quella che sì è vissuta, ed il piano di risanamento sarà morto ». ' * Le banche tedesche contro la rivalutazione Francoforte, 18 settembre. ' I circoli bancari tedeschi continuano ad osteggiare la rivalutazione del marco, diventata uno dei principali argomenti di dissenso tra i partiti della « grande coalizione » alla vigilia delle elezioni politiche del 28 settembre. I motivi di questa opposizione sono stati esposti oggi dal presidente della Deutsche Bank, Hermann J. Abs, il quale ha affermato che la rivalutazione non risolverebbe gli at¬ tuali problemi economici in Germania e all'estero. L'esponente bancario tedesco — che ha fatto parte del gruppo di esperti che nel maggio scorso aveva consigliato il cancelliere Kiesinger a non rivalutare — ha deplorato che 11 problema della parità del marco sia stato portato sul piano politico. (Italia . Dow Jones) »

Persone citate: Hermann J. Abs, Kiesinger

Luoghi citati: Francia, Francoforte, Germania, Italia, Parigi