II governo cambierà le norme sugli affitti

II governo cambierà le norme sugli affitti Dichiarazioni di Gava alla commissione della Camera II governo cambierà le norme sugli affitti I! progetto potrebbe essere discusso alla Camera già mercoledì prossimo - Dovrebbe prevedere il blocco generalizzato, in attesa che si prepari una legge organica e definitiva (Nostro servizio particolare) ' Roma, 18 settembre. Stasera vi sono prospettive più chiare per la legge siigli affitti: sarà profondamente diversa da quella presentata dal governo, ma forse potrà essere discussa alla Camera già da mercoledì 24. Lo ha lasciato intendere, stamane, il ministro della Giustizia Gava: «E' volontà del governo che 11 blocco dei fitti sia efficace, per contrastare i fenomeni di tensione dovunque siano in atto ». Prima di partecipare alla riunione pomeridiana della Commissione parlamentare per i fitti, il ministro si è incontrato con esponenti dei quattro partiti della maggioranza. Gqva si è detto disposto a modificare radicalmente, in Commissione, i criteri con i quali sono indicati i comuni dove scatterà il blocco di tre anni. Si è detto anche, personalmente, favorevole a introdurre un sistema di equoeanone a di sussidio-casa. Ma, per questo, avrebbe dovuto consultarsi con il presidente del Consiglio Rumor. Se, invece, larga parte della Commissione avesse insistito nella richiesta del blocco generale dei fitti sino all'introduzione dell'equo canone, avrebbe dovuto chiedere al presidente Rumor una riunione dei ministri che hanno preparato la legge sul blocco. I socialdemocratici Orlandi e Reggiani hanno dichiarato di preferire la terza soluzione, ma di essere disponibili anche per la seconda, se davvero risulterà possibile individuare criteri sicuri per fare scattare il blocco triennale in tutti i comuni dove è necessario. Per i repubblicani, l'on. Mommi ha detto che «una terapia occasionale di urgenza non risolve il problema. Occorre risolvere i temi dell'equo canone, del sussidioaffitti o acquisto-case, del rilancio dell'edilizia pubblica dell'urbanistica e della "167"». Per il pri, «sarebbe preferi bile estendere il blocco, adeguatamente migliorato (anche a favore di commercianti e artigiani), a tutto il territorio nazionale e limitarne la validità fino a quando governo e Parlamento non abbiano urgentemente predisposto e realizzato le misure di fondo a carattere definitivo ». II socialista Achilli ha detto dì doversi consultare con i dirigenti del suo partito, Nel pomeriggio ha riferito alla Commissione che il psi resta fermo alle sue preceden U proposte, condivise anche dai socialdemocratici e non osteggiate da comunisti e socialproletart Secondo Achilli, non c'è, purtroppo, nessun modo di far funzionare, in pratica, la legge proposta dal governo. Il parlamentare socialista suggerisce, perciò, un blocco generalizzato dei contratti o dei canoni. I socialisti preferirebbero il blocco dei contratti, ma riconoscono che esso può provocare un eccesso di lavoro per la magistratura e risultare poco pratico. Sono, perciò, disposti ad accettare il puro blocco dei canoni, ad esempio a partire dal 30 settembre 1969. Si tratta, cioè, della possibilità per il proprietario di casa di dare la disdetta, ma senza aumentare il prezzo dell'affitto ai nuovo inquilino. L'on. Achilli ha detto che, in caso di blocco dei canoni, si deve consentire una certa percentuale di aumento annuale (come si fece nel 1963), dando ai pretori, o a speciali commissioni locali la facoltà di concedere lunghi termini per lo sfratto di inquilini in regola con le pigioni. Come già si fece nel 1963, sì dovrebbero limitare percentualmente i canoni di affitto cresciuti oltre una certa percentuale rispetto al 1966 o 1967. Il blocco generalizzato cesserebbe solo con l'approvazione della legge per l'equo canone e con gli altri provvedimenti generali. Al momento in cui questa posizione dei socialisti veniva ripetuta alla Commissione fitti, il ministro Gava ha lasciato la seduta « per impegni di governo », cioè per consultarsi con il presidente del Consiglio Rumor. Gava aveva già ascoltato tesi simili a quelle socialiste da numerosi membri de della Commissione. In particolare, il de Gerardo Bianco aveva minacciato le sue blocco generalizzato delle locazioni. Abbiamo preso la iniziativa del blocco parziale per smuovere la situazione. Ma poiché le modalità tecniche del blocco parziale risultano troppo complesse, è chiaro che si deve entrare nel merito del blocco generalizzato ». Domani pomeriggio, nuova riunione della commissione. Il ministro dovrebbe portare la risposta del governo. Una prima riunione interministeriale, con Rumor, c'è stata stasera. Un'altra è prevista per domattina. Giulio Mazzocchi -—* r dimissioni dalla Commissione fitti, dicendo che non è possìbile aumentare le pensioni e non bloccare il carofitti, che decurta pensioni e salari. Il ministro Gava riferirà ai suoi colleghi di governo che tutti i gruppi parlamentari della Camera chiedono una legge definitiva, che richiederà parecchio tempo per essere studiata. L'impegno ad andare in aula mercoledì 24 è stato richiamato dal comunista Busetto, prima che Gava lasciasse la Commissione. Ha detto che vi è già una decisione di tutti i gruppi per discutere in aula sui fitti il 24. In alternativa, si è capito, sarebbe rilanciata la proposta sul divorzio. Il favore del governo ad adeguarsi aUa volontà espressa sui fitti da tutti i gruppi è confermato stasera da una dichiarazione del ministro del Lavoro Donat Cattin: « Noi eravamo e siamo favorevoli a un temporaneo

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