Sospesa l'agitazione per il latte a Milano di Gino Mazzoldi

Sospesa l'agitazione per il latte a Milano Dopo un incontro in Prefettura Sospesa l'agitazione per il latte a Milano Da oggi normali gli approvvigionamenti - Ogni decisione rinviata al 30 settembre quando si riunirà il comitato provinciale dei prezzi (Dal nostro corrispondente) Milano, 15 settembre. Dopo una intera giornata di consultazioni per risolvere il problema del rifornimento del latte a Milano, a tarda sera, nel corso di una riunione in prefettura, la delegazione dei produttori ha deciso di sospendere l'agitazione: all'incontro hanno preso parte i rappresentanti del Comune, quelli della Centrale del latte e 1 rappresentanti dei produttori. Il prefetto dott. Libero Mazza ha fatto presente che non gli sarebbe stato assolutamente possibile autorizzare un aumento del prezzo del latte, in quanto il Cpp (Comitato provinciale prezzi) prima di esprimersi sull'argomento deve esaminare tutti gli elementi che devono essere raccolti e vagliati entro il 30 settembre. Ha invitato, pertanto, i rappresentanti dei produttori a pazientare ancora 15 giorni. E' così prevalso il buon senso e al termine della riunione, avuta la garanzia che i problemi della categoria saranno fatti presenti al governo, i delegati degli agricoltori hanno accolto l'invito di sospendere l'agitazione. Domani, pertanto, il prodotto affluirà regolarmente alla Centrale per essere distribuito nei 1850 punti di vendita. Oggi la situazione si era fatta drammatica. Sin dal mattino il latte fresco aveva cominciato a scarseggiare e nel pomeriggio il 90 per cento delle rivendite ne era sprovvisto. Stamane la Centrale ne ha fornito solo 800 ettolitri, pari ad appena un terzo del fabbisogno cittadino, che sì aggira sui 2400. L'alimento distribuito è servito per un 10 per cento a coprire il fabbisogno giornaliero di ospedali, asili, case di riposo, mentre il rimanente è stato consegnato alle latterie. La bevanda era stata fatta .-.i.ivare nella notte da Bologna e dalla Francia. Dalla provincia di Milano sono affluiti solo i 1400 litri giornalieri delle tenute del conte Visconti di Modrone, che ha personalmente provveduto alla scorta degli automezzi. Gli altri abituali fornitori, anche oggi con picchetti, hanno bloc^ ';o le autocisterne destinate alla raccolta giornaliera: non sono mancati episodi di violenza e gli autisti sono stati persino minacciati di morte. Per risolvere la situazione che d'ora in ora andava facendosi sempre più drammatica, erano state indette a Palazzo Marino due riunioni che pur non avendo raggiun¬ to alcun risultato concreto, sono servite a gettare le basi per la soluzione dello « sciopero bianco » in atto da venerdì scorso. Alla prima riunione promossa stamane dall'assessore alle aziende municipalizzate, avvocato Paride Accetti avevano preso parte l'onorevole Polotti della Uil, Romei della Cisl e Venegoni della Cgil. Tutti i sindacalisti si erano dichiarati contrari al rincaro del prezzo del latte (15 lire al litro), in quanto avrebbe provocato un aumento del costo della vita. Tuttavia nel caso che il Prefetto fosse stato costretto ad accettare le proposte dei produttori, per porre fine allo stato di disagio della popolazione, i sindacalisti avrebbero preteso l'abolizione della cosiddetta « zona bianca » (cioè l'area ben delimitata dove la Centrale acquista il prezioso alimento) onde calmierare i prezzi, creando una zona di concorrenza più vasta. Alle 13 in un'altra sala di Palazzo Marino si era svolto il secondo incontro cui avevano partecipato il sindaco Aldo Aniasi, il presidente della Centrale del latte, avvocato Camillo Ferrari, l'assessore Paride Accetti e una delegazione del Comitato intersindacale latte. Gino Mazzoldi

Persone citate: Aldo Aniasi, Camillo Ferrari, Libero Mazza, Paride Accetti, Romei, Venegoni, Visconti

Luoghi citati: Bologna, Francia, Milano