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4 milioni di tedeschi chiedono nuovi contratti Dopo i recenti scioperi "selvaggi» 4 milioni di tedeschi chiedono nuovi contratti Prezzi e salari in aumento - Un esperto di Bonn prevede la rivalutazione del marco in ottobre (Dal nostro corrispondente) Bonn, 15 settembre. L'autunno caldo sta arrivando anche in Germania con qualche settimana di anticipo sul previsto. Dopo i primi « scioperi selvaggi » che hanno portato ad aumenti salariali tra ni e il 14 per cento a minatori e a metallur: gici, quattro milioni di persone hanno ora denunciato i contratti di lavoro e chiedono aumenti. I settemila dipendenti dei cantieri" navali Howaldt di Kiel continuano a scioperare. Chiedono aumenti salariali di 60 lire l'ora e respingono l'aumento di 9 lire l'ora offerto dai datori di lavoro. Oggi sono stati imitati da 1200 operai dèi. cantieri di Lubecca, che chiedono aumenti di 25 lire l'ora e un'intera trèdi'ceV sima mensilità a Natale. La congiuntura tedesca da « surriscaldata » è divenuta « rovente ». L'aggravio fiscale del 4 per cento sulle esportazioni', lo sgravio del 4 per cento sulle importazioni (deciso nel novembre scorso), la svalutazione del franco, il raddoppiamento del tasso di Sconto in sei mesi (ora è del 6 per cento) sono rimasti senza effetti visibili immediati. La superoccupazione, l'incapacità dell'industria a soddisfare la domanda crescente, l'eccessiva circolazione di denaro, vengono quotidianamente additati dalla stampa come preoccupanti sintomi d'inflazione. La causa remota della situazione attuale è, secondo diversi economisti, la mancata rivalutazione, secondo gli industriali la politica di « accelerazione » impressi, dal ministro dell'Economia Schil¬ ler. La Frankfurter Allgemeìve, nel suo odierno articolò dì f jndo, afferm. che l'« economia tedesca ha affrontato la curva a velocità troppo alta ». E' tardi, ma non àncora troppo tardi, per dare un colpo di freno, cioè rivedere le parità monetarie. Della stessa opinione è Christian von Weizsaecker, uno dei « saggi » dell'economia tedesca, il quale prevede una rivalutazione del marco per la metà di ottobre. . Tito Sansa