Rapinano una banca è sparano all'impiegato

Rapinano una banca è sparano all'impiegato Due banditi a pochi chilometri da Reggio Emilia Rapinano una banca è sparano all'impiegato Il funzionario, colpito alla schiena, è paralizzato - I malviventi, mascherati con calze di nailon, hanno asportato 2 milioni e mezzo - Sono fuggiti su una «Giulia» con targa falsa ,(Dal nostro corrispondente). Reggio Emilia, 15 sett. Una rapina e stata compiuta nella filiale della Banca «San Gemìniano e San Prospero » di Bagnolo in Piano, comune a otto chilometri da Reggio Emilia. L'hanno compiuta due giovani armati e mascherati che si sono impossessati di circa due milioni e mezzo: uno di essi prima di lasciare l'istituto di credito ha sparato un colpo di rivoltella che ha ferito gravemente l'impiegato ragioniere Francesco Anceschi, di 30 anni scapolo, residente con i genitori e la sorella a Reggio, in via del Carbone. Le condizioni del giovane funzionario sono gravi. Il proiettile lo ha colpito alla schiena e i medici, che si sono riservata la prognosi, hanno accertato che la ferita gli ha provocato una « paraplegia da lesione midollare »: è quindi paralizzato e in preda a choc. Il suo trasporto all'ospedale di Reggio Emilia è avvenuto subito dopo che i due malviventi avevano lasciato la Banca. Soccorso dai colleghi, il ragionier Francesco Anceschi è stato caricato su un'ambulanza della Croce Verde; -durante il breve viaggio verso l'ospedale gli è stato somministrato l'ossigeno. L'irruzione nell'agenzia bancaria è avvenuta alle 12,40. I due rapinatori sono giunti in prossimità dell'edificio che si trova nella piazza Garibaldi, al centro del paese, a bordo di una «Giulia» bianca targata Parma (la targa è poi risultata falsa). Essi haxmo parcheggiato l'auto vicino ad una piccola aiuola con alcuni alberi, su un lato dell'edificio. Quando i due sono entrati, nella banca si trovavano tre impiegati è cinque clienti. Il locale è costituito da uno stanzone diviso da un lungo bancone, che si trova di fronte all'ingresso; in fondo, una porticina d'accesso all'ufficio del dirigente Afro Munarì. Questi erg. nella stanza, con uh. cliènte'. Athos Boccóni, il quale pochi istanti prìmaqveòa'ufatto'"iM" véfsafnehto "di un milione e mezzo (il denaro si trovava ancora sul bancone). Nel salone erano il cassiere Boiardi, di 34 anni, abitante nello stesso edificio, il rag. Anceschi, ed i clienti Lino Magnanini, Domenico Munarì, Giuseppe Ferretti ed una ragazza, Miriam Andreoli, tutti residenti nel luogo. I due, banditi, bassi di statura, avevano il viso coperto con calze di nailon e il cappello; indossavano lunghi camici di lavoro, di color grigio; erano entrambi armati di rivoltella ed uno di essi portava una borsa marrone. «Alt. Alto le mani: al muro» ha gridato uno dei due. che, quindi, con un balzo è salito sul bancone per poter controllare la situazione. Gli impiegati, in un primo tempo, hanno pensato ad uno scherzo, ma quando hanno visto il bandito salire sul bancone e minacciarli con le armi si sono resi conto della situazione. Nel frattempo l'altro malvivente è entrato nella stanzetta del dirigente, passando poi all'interno della sala per farsi con segnare il denaro. II rapinatore Ha quindi preso il milione e mezzo versato dal Bocconi e un altro milione circa consegnatogli dall'Anceschi. Nell'infìlare pe¬ rò il denaro nella borsa, alcune banconote gli sono cadute. Il rapinatore le ha raccolte nervosamente, poi,, visto che il Munarì si attardava nel suo ufficio, forse pensando che desse l'allarme, ha sparato. Il ragioniere, ferito alla schiena, è caduto. I banditi, raggiùnta di corsa l'uscita, salivano sull'auto, che partiva velocemente verso Reggio Emilia. Alla vista dei due che uscivano dì corsa dalla banca e della veloce partenza della «Giulia» alcune persone che si trovavano nella piazza, le quali avevano anche udito la detonazione, intuito ciò che era accaduto, avvisavano i carabinieri. Immediatamente venivano istituiti numerosi posti di blocco, ma purtroppo senza esito. I. b.

Persone citate: Afro Munarì, Anceschi, Andreoli, Boiardi, Domenico Munarì, Francesco Anceschi, Giuseppe Ferretti, Lino Magnanini

Luoghi citati: Bagnolo In Piano, Parma, Reggio, Reggio Emilia, San Prospero