Lo scandalo delle cooperative Inps

Lo scandalo delle cooperative Inps È stata depositata la sentenza del processo di Roma Lo scandalo delle cooperative Inps L'ex vice direttore generale ed altri funzionari sono stati condannati per truffa, ma la pena è stata condonata (Dal nostro corrispondente) Roma, 13 settembre. Lo « scandalo delle cooperative di lusso », nel quale rimasero coinvolti numerosi funzionari dell'Inps, torna oggi d'attualità. Il tribunale di Roma ha depositato presso la cancelleria la sentenza con la quale il 10 maggio scorso condannò gli imputati, precisando i motivi della decisione. Il processo, come si ricorderà, si trascinò per molti mesi ed al termine Aldo Cattabriga, ex vice direttore generale dell'ente previdenziale. Norberto Palatiello, capo dei servizi patrimoniali dell'Inps, Michele Raffo, capo del servizio tecnico dello stesso istituto, Girolamo Sannicandro e Nicola Ciccimarra, entram- bi funzionari del servizio patrimoniale, furono condannati per truffa: Cattabriga e Raffo ebbero un anno, Palatiello, Ciccimarra e Sannicandro 2 anni. Le condanne, però, furono interamente condonate dai giudici. Dello « scandalo » dovrà fra qualche tempo occuparsi la Corte d'Appello alla quale si sono rivolti sia il pubblico ministero sia gli imputati. La vicenda fu originata dal l'accusa agli imputati di aver ricevuto dall'ente previdenziale mutui superiori a quelli fissati dallo Stato per la costruzione di appartamenti di cooperativa. In particolare Aldo Cattabriga acquistò un terreno al lungotevere Thaon di Revel ad un prezzo infe- riore di cinquemila lire al metro quadro a quello fissato dagli organi direttivi dell'Inps. Anche sulla costituzione della cooperativa — la Cairn — di cui Cattabriga era presidente, la magistratura rilevò qualche irregolarità. Secondo la legge, infatti, avrebbero dovuto far parte del sodalizio solamente i dipendenti dell'Inps. Invece solo quattro funzionari dell'istituto erano nella cooperativa; gli altri erano per lo più parenti dei dipendenti in questione (fra i soci c'era la figlia del vice direttore generale dell'Inps) Il maggior imputato, durante il processo, si difese affermando di aver agito in buona fede. « Gli elementi acquisiti però — rispondono i giudici su questo punto — dimostrano che il comportamento dell'imputato fu preordinato, con la connivenza degli altri funzionari preposti ai competenti uffici, maliziosamente, al fine non solo di ottenere l'agevolazione sul prezzo dell'area, ma la concessione dell'area stessa che già costituiva un grande vantaggio per la Cairn e notevole danno per l'Inps ». La sentenza precisa punto per punto le singole responsabilità. Chi con un compilo, chi con un altro — ad avviso dei giudici — tutti gli imputati concorsero ad architettare la truffa ai danni dell'istituto, e le loro azioni « furono improntate a coi .piacenza o a proprio tornaconto ». 9- e-

Persone citate: Aldo Cattabriga, Cattabriga, Ciccimarra, Michele Raffo, Nicola Ciccimarra, Norberto Palatiello, Revel, Sannicandro

Luoghi citati: Roma