I disoccupati in un anno ridotti di 30 mila unità

I disoccupati in un anno ridotti di 30 mila unità L'indagine dell'Istat sulle forze di lavoro I disoccupati in un anno ridotti di 30 mila unità Nel luglio '68 erano 658 mila, nello stesso mese di quest'anno 628 mila - Prosegue l'esodo dall'agricoltura e la flessione nelle attività terziarie - Aumentati di 9 mila unità i giovani in cerca del primo impiego (Nostro servizio particolare) Roma, 11 settembre. L'andamento del mercato del lavoro ha conservato nel luglio scorso le caratteristiche dei mesi precedenti: è proseguito un forte esodo dall'agricoltura, si è mantenuta la flessione nelle attività terziarie (commercio, trasporti ecc.); soltanto l'industria ha continuato ad assorbire manodopera sema riuscire, però, a compensare le perdite degli altri due settori. Queste constatazioni scaturiscono dai dati, resi noti oggi dall'istituto centrale di statistica nella consueta indagine trimestrale sulle forze del lavoro. La rilevazione è stata compiuta nella prima settimana di luglio, sulla base di un campione di quasi 82 mila famiglie residenti in circa 1400 comuni, fra cui tutti i capoluoghi di provincia e tutti i centri con popolazione superiore ai ventimila abitanti. Gli occupati erano nel luglio di quest'anno 18 milioni 985 mila, mentre nel luglio del 1968 risultarono 19 milioni 259 mila: in un anno vi è stata una diminuzione globale di 274 mila unità. La disoccupazione complessiva, tuttavia, si è a sua volta ridotta di 30 mila unità, passando dai 658 mila disoccupati del luglio 1968 ai 628 mila di quest'anno. Sono però aumentati dì 9000 unità i giovani in cerca d'un primo impiego. L'esodo rurale è un fatto positivo e naturale dì ogni economìa in espansione, purché sia equilibrato e bilanciato dall'assorbimento della manodopera nei settori dell'industria e delle attività terziarie. La fuga dalle campagne è proseguita, fra il luglio 1968 e il luglio 1969, a ritmo intenso: 297 mila persone hanno lasciato il lavoro agricolo, una cifra vicina alle 307 mila unità che abbandonarono l'agricoltura nell'annata precedente. All'uscita di 297 mila addetti agricoli hanno contribuito 234 mila lavoratori indipendenti o coadiuvanti e 63 mila lavoratori dipendenti. Come, s'è detto, vi è stata una flessione anche nel ^set-J tore terziario: ména 65-mi-} la unità rispètto al luglio '68 quando sì èra avuto} al contrario, un aumento di 92 mila persone nelle attività terziarie sullo stesso mese del 1967. La diminuzione globale di 65 mila unità risulta dalla scomparsa dì 79 mila indipendenti o coadiuvanti e dal contemporaneo aumento di 14 mila dipendenti nel settore terziario. Ciò significa che anche in queste attività, come nell'agricoltura, la disoccupazione è legata a cessazione del lavoro tradizionale da parte di proprietari dì piccoli esercizi e in generale dei loro familiari, raggruppati sotto la dizione statistica di « coadiuvanti ». Perciò il settore terziario non è riuscito ad accogliere il grosso dei lavoratori in cerca d'impiego. La disoccupazione risultante da questa situazione è stata solo in parte compensata dai posti offerti nelle aziende industriali. L'industria, infatti. ha mantenuto un ritmo soddisfacente nel luglio scorso e ha registrato un aumento di 88 mila unità al lavoro per effetto della diminuzione di 79 mila indipendenti o coa¬ diuvanti (esercizi piccolo-industriali o artigiani) e dell'aumento contemporaneo di 167 mila lavoratori dipendenti. Lamberto Fumo Occupati e disoccupati in Italia (In mlRltalo dl units) OCCtTPATl Lugllo '88 Luglio '69 Dlfferenza DISOCCUPATI Luglio '68 Lugllo '69 Dtfferenza in cerca prtmo lavoro ... 368 377 + g

Persone citate: Lamberto Fumo Occupati

Luoghi citati: Italia, Roma