La manodopera entro il 1971 aumenterà di 262 mila unità di Lamberto Furno

La manodopera entro il 1971 aumenterà di 262 mila unità Secondo uno studio del Censis oggi all'esame del Cnel La manodopera entro il 1971 aumenterà di 262 mila unità Saranno necessari nuovi investimenti per 9663 miliardi - Solo nell'industria tessile e del tabacco previste riduzioni di personale - La riconversione dei lavoratori rimedio preventivo alla disoccupazione (Nostro servizio particolare) Roma, 10 settembre. Molte delle tensioni sociali derivanti dalle trasformazioni tecnologiche nelle industrie potrebbero essere evitate, se lo Stato disponesse una serie di strumenti d'intervento a carattere permanente e preventivo, anziché adottare misure straordinarie quando la situazione è ormai insostenibile. A queste conclusioni giunge lo studio monografico «Aspetti sociali delle ristrutturazioni industriali », unito al terzo rapporto sulla situazione sociale del paese, che è stato elaborato dal Censis (Centro studi investimenti sociali) e sarà esaminato domani dal Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro. Il documento, analizzati i fenomeni di mobilità della manodopera, suggerisce tre forme d'intervento pubblico. Prima di tutto occorre la formazione professionale, non solo dei giovani, ma anche degli adulti; poi, un piano di sicurezza sociale per garantire un sostegno economico Cattraverso sussidi e la "Cassa integrazione guadagni") ai lavoratori che escano, temporaneamente o definitivamente, dal sistema produttivo in seguito alle ristrutturazioni in corso. Infine, viene proposto un programma di « politiche attive del lavoro », da realizzarsi con elasticità per contenere le riduzioni della manodopera ed evitare i blocchi delle assunzioni. La necessità di creare un fondo speciale per gli interventi in questo settore venne affermata dal presidente dèi Consiglio Rumor nel discorso programmatico dinanzi, ài Parlamento. Proprio oggi è stato deciso che mercoledì 17 settembre la Commissione Bilancio della Camera esaminerà il disegno di legge, già approvato dal Senato, per stanziare altri 10 miliardi a favore delle industrie impegnate in programmi di riconversione. I. precedenti- finanziamenti, per,un totale di 23 miliardi, sono risultati inadeguati alle esigenze e molte richieste presentate al governo sono state accantonate. : Il documento del Censis rileva che l'economia italiana attraversa un nuovo ciclo espansivo caratterizzato da un ammodernamento tecnologico che « nel migliore dei casi e limitatamente al settore industriale potrà consentire il solo recupero dei livelli d'occupazione anteriori al periodo di avversa congiuntura ». C'è un intenso sviluppo dell'occupazione, della produzione e della produttività nelle grandi imprese e nelle piccole aziende, ma esso è. in parte neutralizzato dalla scomparsa di molte piccole industrie. Il rapporto prevede che nel quadriennio 1968-1971 la distribuzione della manodopera nei diversi settori dovrebbe aumentare di 262 mila unità, che richiederanno nuovi investimenti per 9663 miliardi di lire. Vengono previste riduzioni di personale soltanto nell'industria del tabacco (da 15.061 a 12.766 unità), in quella tessile (da 462.568 a 430.200) e nelle aziende molitorie. Il rapporto sostiene che l'Italia, unico paese della Comunità europea che abbia un'eccedenza di manodopera, deve ,« andare al di là del semplice obiettivo del mantenimento e dell'espansione dei livelli di occupazione per affrontare problemi nuovi e più scottanti che investono la stessa manodopera occupata ». Secondo il documento le conseguenze più rilevanti dei processi in corso si verificheranno in modi e in tempi diversi. A breve termine si potrà assistere ad un marcato spostamento territoriale e professionale della popola¬ zione (sei milioni di persone hanno finora lasciato il Sud e le Isole), in conseguenza delle innovazioni tecnologiche appena introdotte ma destinate a moltiplicarsi nei prossimi cinque o dieci anni. A medio e lungo termine si potranno registrare< mutamenti nei vari settori' produttivi e nell'economia generale da richiedere ad ogni lavoratore continui aggiornamenti o cambiamenti di attività professionale. Lamberto Furno

Persone citate: Rumor

Luoghi citati: Italia, Roma