La lira è stata nel 1968 tra le monete più stabili

La lira è stata nel 1968 tra le monete più stabili Secondo uno studio della First National City Bank La lira è stata nel 1968 tra le monete più stabili Il suo potere d'acquisto è sceso dell'1,4 per cento - Il deprezzamento del marco è stato dell'1,6 per cento, quello del dollaro del 4 New York, 9 settembre. La lira italiana è tra le monete che nel 1968 hanno avuto la maggiore stabilità. Il suo potere d'acquisto, secondo quanto riferisce l'annuale studio della First National City Bank, è sceso nel '68 dell'1,4 per cento contro il 3,1 per cento dell'anno precedente. (Secondo i dati dell'Istat il deprezzamento della lira all'interno è stato nel '68 dell'l,3'A e nel '67 del 20A). Il dollaro americano ha invece perduto l'anno scorso il 4 per cento del suo potere d'acquisto, con un netto peggioramento nei confronti del 1967, quando il deprezzamento era stato del 2,7 per cento. Nel decennio 1958-1968 il deprezzamento del dollaro risulta in media dell'1,9 per cento annuo. I tassi di deprezzamento per gli altri paesi industrializzati, durante il decennio, variano dal 2 al 4,9 per cento. La diminuzione del potere d'acquisto del franco è stata pari nel 1968 al 4,4 per cento, contro il 2,6 per cento del 1967. Per la sterlina si è avuta una flessione del 4,5 per cento, rispetto al 2,4 per cento dell'anno precedente. Il marco, con un declino dell'1,6 per cento del suo potere di acquisto ha mantenuto una posizione migliore di quella dei maggiori partners commerciali della Germania, esclusa l'Italia. II 60 per cento dei paesi considerati nello studio della City Bank è normalmente soggetto a un crescente deprezzamento monetario, cui seguo no rialzi dei tassi d'interesse per il fatto che risparmiatori e investitori richiedono prestiti sempre maggiori per ovviare al declino del valore reale dei capitali. Secondo la Ci¬ ty Bank, la stabilità dei prezzi è un presupposto essenziale per la diminuzione dei tassi d'interesse. Ecco un elenco che mostra il deprezzamento percentuale delle monete nei paesi considerati nello studio della City Bank. La prima cifra indica il deprezzamento medio annuo nel decennio 1958-1968; la seconda il deprezzamento nel 1967 e la terza quello del 1968. Venezuela (0,9; 1,0; 1,0); Stati Uniti (1,9; 2,7; 4,0); Lussemburgo (2,0; 2,2; 2,5); Canada (2,2; 3,5; 3,9); Sud Àfrica (2,2; 3,3; 1,8); Germania Occid. (2,2; 1,7; 1,6); Australia (2,2; 3,1; 2,6); Belgio (2,3: 2,8; 2,7); Marocco (2,3; 0,8; 0,5); Messico (2,5; 2,9; 2.2); Svìzzera (2,7; 3,8; 2,3); Pakistan (2,9; 6,5; 0,2); Gran Bretagna (2,9; 2,4; 4,5); Nuova Zelanda (3,0; 5,7; 4,1), Paesi Bassi (3,2; 3,3; 3,6); Italia (3,2; 3,1; 1,4); Portogallo (3,3; 5,2; 5,7); Norvegia (3,3; 4,2; 3,4); Svezia (3,5; 4,1; 1,9); Francia (3,8; 2.6; 4,4); Finlandia (4,7; 5,4; 7,7); Giappone (4,7; 3,8; 5,1); Israele (4,9; 1,6; 2,1). Danimarca (4,9; -7,7; 7,1); Spagna (5,9; 6,1; 4,7); India (5,9; 11,7; 3,1); Turchìa .(7,3; 12,8; 5,6); Jugoslavia (10,2; 6,5; 6,2); Argentina (23,8; 22,7; 13,9); Brasile (32,1; 22,8; 19,5). (AP - Dow Jones)