La Gescal prepara i programmi per gli alloggi nelle grandi città di Giulio Mazzocchi

La Gescal prepara i programmi per gli alloggi nelle grandi città Si è riunito il Comitato centrale dell'ente La Gescal prepara i programmi per gli alloggi nelle grandi città Le case saranno pronte fra due-tre anni - La Gescal vorrebbe darle in affitto, anziché a riscatto, perché i lavoratori pagherebbero 10-12 mila lire mensili per 5 vani, anziché 25 mila lire - La prossima settimana il Consiglio dei ministri deciderà gli stanziamenti (250-300 miliardi) e le modalità d'intervento (Nostro servizio particolare) Roma, 9 settembre. 71 Comitato centrale della Gescal (Gestione del programma decennale per le abitazioni ai lavoratori) si è riunito oggi per un primo esame dei criteri d'intervento, delineati la settimana scorsa dal governo, per la costruzione urgente dì abitazioni popolari nelle città « congestionate ». Poiché il provvedimento governativo (che agirà, da un lato sui fitti, e dall'altro lato stimolerà le costruzioni popolari) non è ancora pronto, la riunione della Gescal si è limitata a predisporre i criteri di esecuzione del programma straordinario, che sarà annunciato dal Consiglio dei ministri. Si sa già che il governo intende concentrare l'intervento di emergenza nelle grandi città, sia in quelle settentrionali dove si sta ripetendo il boom immigratorio (Milano e Torino), sia in quelle che presentano situazioni gravi per ragioni sociali (Roma, Napoli, Palermo, Taranto, Cagliari). Non è, però, ancora stabilita la cifra esatta del finanziamento che sarà concesso alla Gescal per entrare in azione. Si è parlato di 250-300 miliardi, una parte dei quali sono già disponibili e che la Gescal conta di impiegare a Torino e a Milano (150 miliardi). Il piano dettagliato dei programmi territoriali sarà definito non appena il governo avrà approvato il disegno di legge, forse la prossima settimana. Il provvedimento dovrà autorizzare la Gescal a derogare dai criteri tradizionali d'intervento, per adeguarsi ad una strategia più elastica, diretta a fronteggiare le situazioni di emergenza, sia per sovraffollamento, sia per eventuali calamità naturali. Nella sua riunione di stamane, il comitato centrale dell'Ente si è dichiarato, in linea dì massima, favorevole al nuovo indirizzo.-: La maggioranza del comitato centrale della Gescal si è anche dichiarata favorevole ad assegnare in affìtto, e non a riscatto, le case dei nuovi programmi edilizi. Se date in fitto, case popolari di cinque-sei vani potrebbero costare ai lavoratori 10-12 mila lire al mese, a riscatto, costerebbero mensilmente quasi il doppio. Per corrispondere ai criteri d'intervento delineati dal governo, la Gescal dovrà cercare di favorire gli immigrati, in gran parte lavoratori giovani e che certamente hanno versato pochi contributi, mentre i criteri tradizionali di assegnazione per i piani normali di costruzione favoriscono i lavoratori anziani, che hanno fatto più numerosi versamenti. La Gescal ha calcolato oggi che anche nell'ambito del programma speciale potrà riuscire a costruire le abitazioni al prezzo d'un milione o d'un milione e duecentomila lire per vano, secondo le zone. Questa cifra, però, va aumentata di un 13 per cento per l'acquisto delle aree e di un 15-20 per cento per l'impianto dei servizi di urbanizzazione. Le prime abitazioni del programma straordinario potrebbero essere pronte entro due anni, ma soltanto nel caso che tutti gli organi pubblici (Comuni, Prefetture. Provveditorati alle Opere pubbli che) si muovano con perfetta tempestività per il reperimento delle aree e l'appro vazione dei progetti portico lari e dei contratti d'appalto. Altrimenti, ci ha detto il presidente della Gescal dott. Elio Capodoglio, i lavoratori dovrebbero aspettare tre anni o anche più per avere la casa Tenendosi ad una previsione media di due anni e mezzo, si trova la spiegazione dell'altra decisione che è stata preannunciata dal governo: il blocco di 30 mesi degli affitti e degli sfratti nelle aree « congestionate ». Il blocco è cioè previsto per il tempo minimo necessario a completare le costruzioni del piano d'intervento straordinario. Giulio Mazzocchi «

Persone citate: Elio Capodoglio

Luoghi citati: Cagliari, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Taranto, Torino