Una spinta ad allargare il mercato delle azioni di Arturo Barone

Una spinta ad allargare il mercato delle azioni IL SIGNIFICATO DELL'INIZIATIVA DELL'IBI Una spinta ad allargare il mercato delle azioni Le aziende mirano ad acquisire nuovi capitali di rischio - L'iniziativa favorisce molti risparmiatori che oggi disertano gli investimenti per scarsezza di titoli (Nostro servizio particolare) Roma, 8 settembre. La decisione dell'Iri, approvata venerdì dal Comitato del credito, di chiedere a breve scadenza la quotazione in Borsa per le azioni delle tre banche di interesse nazionate (Banca Commerciale Italiana, Banco dì Roma e Credito Italiano) e per le obbligazioni convertibili dell'Alfa Romeo (e in un secondo tempo anche per le azioni), merita un sia pur breve commento. Si tratta, infatti, di un'operazione finanziaria che, oltre ad obiettivi aziendali e di gruppo, persegue finalità d'interesse assai più ampio. L'interesse delle quattro aziende del gruppo Iri è ovvio: si mira ad acquisire nuovi capitali di rischio per migliorare il rapporto fra mezzi propri ed indebitamento. E' ben noto che la scarsità dei primi costituisce, presto o tardi, un limite insuperabile all'espansione dell'attività dell'impresa. Ora, con gli aumenti di capitale e con le corrispondenti emissioni di nuove azioni (od obbligazioni convertibili), aumenta la disponibilità finanziaria delle aziende Iri. D'altra parte, queste emissioni possono interessare molti risparmiatori che ora disertano gli investimenti azionari per la povertà di titoli importanti oggi quotati. Su poco più dì un centinaio di valori inclusi nei listini di Borsa, solo una ventina sono effettivamente oggetto di scambi di una certa intensità. L'iniziativa dell'Iri può considerarsi pertanto una mossa nel senso auspicato nella primavera scorsa dal ministro del Tesoro Colombo con la circolare alle Camere di Commercio in cui sollecitava l'allargamento dei listini di Borsa. Si ritiene che altre banche private importanti, oggi quotate al mercato ristretto, possano seguire l'esempio delle banche Iri. Da qualche parte sono state però sollevate obiezioni all'iniziativa: sì teme che, alla lunga. Viri possa perdere il controllo delle tre banche. Sono preoccupazioni infondate o largamente esagerate. Sebbene le modalità tecniche delle future emissioni azionarie siano ancora da definire, è certo che saranno tali da garantire il mantenimento del controllo da parte dell'Iri. Quanto agli altri timori, va osservato che già oggi al capitale delle tre banche partecipano capitali privati in misura talvolta non trascurabile. Il problema della compatibilità fra ricerca del profitto ed interesse pubblico va risolto non in termini dì proprietà al 100 per 100, ma in termini di controllo e di disciplina generale del credito. Arturo Barone

Persone citate: Tesoro Colombo

Luoghi citati: Roma