Kossighin ripropone all'India il "sistema di sicurezza,, anti-Mao di Ennio Caretto
Kossighin ripropone all'India il "sistema di sicurezza,, anti-Mao Il "premier,, russo (in viaggio per Hanoi) sosta a Nuova Delhi Kossighin ripropone all'India il "sistema di sicurezza,, anti-Mao Lungo colloquio con Indirà Gandhi - Ciu En-lai, per non incontrare il capo sovietico, è già tornato da Hanoi a Pechino - Rinuncerà ad assistere ai funerali di Ho Chi Minh? (Dal nostro corrispondente) Mosca, 6 settembre. La visita a Hanoi per le esequie di Ho Chi Minh ha fornito a Kossighin l'occasione di riproporre pubblicamente un «sistema di sicurezza collettivo in Asia » in funzione tanto anticinese quanto antioccidentale. Facendo oggi scalo a Nuova Delhi, il capo del governo sovietico ha esaminato la questione con il Primo Ministro Indirà Gandhi, recatasi a salutarlo all'aeroporto. Kossighin ha anche inviato una serie di telegrammi all'Afghanistan, al Pakistan e alla Birmania auspicando un rafforzamento dei loro legami con l'Urss. Quasi di certo, egli svilupperà la sua iniziativa nel Nord Vietnam. La Tass, descrivendo l'incontro di Kossighin con la signora Gandhi, ha scritto che sono stati discussi « la collaborazione russo-indiana, il consolidamento della pace in Asia e altri problemi d'interesse per i due paesi ». I sondaggi di Kossighin sono facilitati dal fatto che Ciu Enlai è già tornato a Pechino, evidentemente per evitare un colloquio con lui. La soluzione della crisi cino-sovietica appare più lontana che mai. Neppure la morte di Ho Chi Minh e la prospettiva di serrare i ranghi intorno al Vietnam del Nord hanno riavvicinato il Cremlino a Mao. Qualche giorno fa, la Pravda ha proposto al terzo mondo un fronte comune contro la Cina, affermando che « le ricette avventuristiche e demagogiche prescritte da Pechino alle nazioni asiatiche e africane hanno causato gravi danni ». Il quotidiano ha delineato « un grande disegno » mondiale . per isolare Mao Tse-tung, invitando anche il Giappone a dare il suo appoggio. Ed ha sostenuto che la Cina prepara la guerra e rappresenta una minaccia non solo per l'Urss, ma per tutti i continenti, specialmente quello asiatico. Oggi, la Tass è ritornata su quest'ultimo tema, fornendo un quadro allarmante delle vicende interne cinesi. « Mao Tse-tung esorta la popolazione a prepararsi al conflitto e alla fame, — ha affermato — a economizzare al massimo cibi e vestiti, a scacciare la paura delle privazioni e della morte ». Tutte le energie e gli investimenti verrebbero destinati alla militarizzazione del paese e alla produzione atomica. La Tass ha scritto anche che, in numerose province, gli operai hanno inscenato scioperi di protesta per le disumane condizioni in cui devo no lavorare e vivere. Nella provincia di Liaoning, dove ci sono le maggiori acciaierie della Cina, e dove sarebbe stato instaurato un regime dittatoriale, le maestranze avrebbero insistito per la vacanza alla domenica, loro tol¬ ta in precedenza. I militari avrebbero « arrestato e processato gli istigatori della rivolta per crimini economici contro Mao » e li avrebbero mandati «ai lavori forzatinelle miniere della zona ». Le altre Provincie colpite dai disordini sono Shansi, Hunan, Fukien, Kwantung, Shantung e la Mongolia Interna. Secondo la Tass. i giornali di Pechino continuerebbero a denunciare « l'anarchia diffusasi tra la popolazione, le violazioni della disciplina, le interruzioni di lavoro, il sabotaggio dei piani ». Ennio Caretto
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