Musiche contemporanee dirette da Robert Feist

Musiche contemporanee dirette da Robert Feist IL CONCERTO DELL'AUDITORIUM Musiche contemporanee dirette da Robert Feist Si è tenuto nella scorsa settimana a Torino il terzo congresso internazionale dell'associazione «f Universa Laus », che si occupa del problemi musicali connessi con la liturgia dopo le innovazioni introdotte dal Concilio Vaticano secondo. Ai congressisti, convenuti numerosi da ogni parte del mondo, la Rai ha offerto l'altra sera un concerto di musiche contemporanee diretto da Robert Feist, che è nato a Cincinnati e là ha compiuto gli studi musicali, ma poi, grazie a una borsa Fuibright, è venuto a Roma a lavorare al Teatro dell'Opera, accanto a Gui, Gavazzeni e Santini, e si è affermato sìa nel campo operistico che in quello. sinfonico. Quattro pezzi in programma in verità di modesta portata. Gli Statements dell'americano Aaron Copland sono brevi paginette simili a fogli d'album, di alterno carattere espressivo, ora energico, ora estatico, ora grave, ora scherzoso. Rispecchiano il clima di politonalità neoclassica dell'epoca in cui furono composti, 1934. Il Concertino per tromba, orchestra d'archi e pianoforte dì André Jolivet, scritto nel 1958, illustra, con la sua eleganza spiritosa e superficiale, la situazione di quella generazione di compositori fran¬ cesi che sarebbe dovuta succedere a quella dei « Sei », ma ebbe la sfortuna d'essere tosto scavalcata dagli esponenti dell'avanguardia. Solo Messiaen fu lesto a prendere il nuovo autobus. Di maggiore interesse la Stui Music I dell'australiano Sculthorpe, un cui candido Quartetto s'era attirato l'anno scorso, al Festival della Biennale, le ironie dei grandi teorici dell'avanguardia. Sculthorpe va dietro docilmente agli esperimenti timbrici che, proposti da Bartók e da Varese, vengono oggi portati ad incredibili effetti di trasparenze atmosferiche da Ligeti e dai compositori della giovane scuola polacca. Fragorosa conclusione del concerto l'Apocalisse di Giancarlo Menotti, un poema sinfonico dì cinematografica eloquenza. La chiusa della seconda parte, La città celeste, con l'insistenza del suo movimento melodico circolare, sembra una vasca da bagno in cui sia stata disciolta una pasticca strawinskyana di Sinfonia di Salmi. Le vigorose esecuzioni del maestro Feist sono state assai applaudite, ed hanno mostrato che l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino è già in perfetta forma, a differenza delle squadre di calcio cittadine, m. m.

Luoghi citati: Cincinnati, Roma, Torino, Varese