A Monza nuovo record di Rindt e Stewart: 239,5 chilometri orari

A Monza nuovo record di Rindt e Stewart: 239,5 chilometri orari Prima giornata di prove per il Gran Premio d'Italia A Monza nuovo record di Rindt e Stewart: 239,5 chilometri orari La nuova Ferrari sarà difficilmente in gara domani - Amon l'ha collaudata ieri mattina sulla pista di Modena, ma non è sembrata ancora a punto - Brambilla ha avuto dal medico il permesso di correre (Dal nostro inviato speciale) Monza, 5 settembre. Sono cominciate oggi a Monza le prove del Gran Premio d'Italia. C'era anche la Ferrari, ma con una sola macchina, la monoposto di vecchio tipo che sarà affidata a Tino Brambilla. Mancava la nuovissima « 312 B ». Stamattina Chris Amon l'ha collaudata sulla pista dell'autodromo di Modena: una ventina di giri, poi il motore ha cominciato a fare i capric'ci e il neozelandese è tornato ai boxes. La vettura è stata riportata in officina e smontata. E' molto difficile che domenica possa partecipare all'ottava prova del campionato mondiale di Formula 1. La « 312 B » avrebbe dovuto essere questo pomeriggio la regina di Monza. Sperando di vederla, erano venuti in migliaia. Le prove del Gran Premio non raccolgono mai un grande numero di spettatori, mentre oggi le tribune e le gradinate sulle curve erano colme di tifosi della Ferrari. Si parla da tempo della rossa monoposto che dovrebbe riportare la Casa di Mannello sulla strada della vittoria: per gli appassionati dell'auto, vedere la «312 B » è come per i calcio fili vedere l'asso appena acquistato. D'altra parte, occorrono tempo e fatica prima di mettere una vettura in grado di esordire dignitosamente in un Gran Premio. Alla Ferrari sono impegnati da un mese, notte e giorno, attorno alla macchina (la cui progettazione risale all'ottobre dello scorso anno), tecnici e meccanici hanno saltato le ferie. Il motore, un 12 cilindri tipo boxer, dovrebbe erogare una potenza di 450 CV, una ventina in più di quelli del Ford-Cosworth 8 cilindri che aziona le Matra, McLaren, Lotus e Brabham. Pare, purtroppo, che questa mattina si sia rotto un pistone. Per questo, il debutto di domenica sembra prematuro e già si dice che esso sarà spostato al Gran Premio del Canada, a fine mese. Tino Brambilla, invece, ha superato il collaudo del medico; Il .pilota monzese,- 35 anni, sposato, due figli, esordirà così in Formula' 1 nel Gran Premio d'Italia. Era caduto a Monza qualche giorno fa provando la moto del fratello Vittorio. Si era fatto male ad una mano e ad un piede. I medici volevano ingessarlo, ma lui — pensando a domenica — si rifiutò. Ed ha avuto regione. Stamane, il prof. Rovelli, medico sportivo dell'autodromo, ha sottoposto Tino ad un'accurata visita, facendogli anche una serie di radiografie. Il monzese sta benìssimo, può correre. Oggi Brambilla non ha se- gnato tempi di rilievo, come era logico. La vettura è quella usata nel precedenti grandi premi da Amon (ma con motore a scarichi centrali, invece che laterali). Brambilla, la cui sensibilità di pilotacollaudatore è diversa da quella del neozelandese, si è fermato spesso ai boxes per far regolare assetto e sospensioni. Non ha certo cercato il tempo-record. Ha portato a termine il suo giro migliore in l'34"10H00. Il monzese era comunque soddisfatto. E' un uomo dì poche parole, abituato a chiacchierare di cavalli e di sospensioni, non a tenere discorsi o interviste. Non è un « gentleman », ma un professionista come piacciono a Enzo Ferrari. Si è limitato a dire: « Sono felice, naturalmente. Ho corso a Monza per anni, so di avere molti amici. Mi fa piacere ora scendere in pista con ima Formula 1, con una Ferrari ». Brambilla ha già provato monoposto di 3 litri in collaudi di fàbbrica, sa quindi che cosa vuol dire dominare una macchina con 400 e passa cavalli. Certo, non si possono aspettare da lui miracoli. Gli avversari sono fin troppo forti. Oggi hanno girato in cinque sul piede dell'V26": Rindt sulla Lotus, è stato il più veloce in l'26"43, alla media oraria di km 239,500. Poi, Stewart, con la Matra d'26" e 48), Hulme, con la McLaren (l'26"57), Beltoise, sull'altra Matra (V26"72) e Brabham, sulla sua monoposto (l'26"90). Un bel rientro per il « vecchietto » (43 anni), fermo da oltre 2 mesi per un incidente. Il giovane Ickx. invece, ha rotto il motore dopo pochi giri e dovrà rifarsi nella seconda giornata di prove, domani. Rindt e Stewart hanno battuto ufficiosamente il primato stabilito lo scorso anno da Oliver, allora con la Lotus: l'26"5H0, media oraria km 239,306. L'austriaco, quest'anno molto sfortunato, cercherà di vincere finalmente una gara, lo scozzese punta sì ad un'affermazione, ma si accontenterà anche- di un piazzamento: gli basterà per conquistare il titolo mondiale. Sono in molti ad invidiarlo. Michele Fenu I migliori tempi oggi a Monza: 1. Rindt (Lotus) l'26"43, media oraria km 239.500; 2. Stewart (Matra) l'26"48; 3. Hulme (McLaren) l'26"57; 4. Beltoise (Matra) l'26"72; 5. Brabham (Brabham) l'26"90; 6. Siffert (Lotus) l'27"29; 7. Hill (Lotus) l'27"31; 8. Surtees (BRM) l'27"40; 9. McLaren (McLaren) l'27"54; 10. Courage (Brabham) l'28"21. Monza. Tino Brambilla, unico pilota italiano al via, ieri in prova sulla Ferrari