Tutto pronto a Imola però mancano gli assi

Tutto pronto a Imola però mancano gli assi Domani prova mondiale di motociclismo Tutto pronto a Imola però mancano gli assi Agostini assente per le divergenze tra il conte Agusta e la federazione - Pasolini costretto al forfait: risente le conseguenze d'una caduta - I favoriti nelle varie «classi» (Dal nostro inviato speciale) Imola, 5 settembre. Il nuovo autodromo di Imola è stato oggi teatro delle prime prove dei. piloti che prenderanno parte domenica alla penultima gara del campionato mondiale motociclistico. Nessuno. si nasconde che la competizione non presenta grandi motivi d'interesse: è rimasta prova iridata, ma scorrendo l'elenco dei partenti appare assai svalutata, senz'altro inferiore tecnicamente alla corsa di campionato italiano che si è disputata su questa stessa pista al mese di aprile. Le defezioni sono molte ed altre se ne temono da corridori che figurano nell'elenco degli iscritti, ma che non si sono finora fatti vedere. Ancora si discute sul forfait della MV Agusta e" di Agostini, però, malgrado l'interes- se diretto, non tutti 1 pareri concordano con le dure parole espresse nella conferenza stampa di ieri dal presidente della federazione Colucci. A nessuno sfugge la pericolosità di un comportamento manifestamente ostile alla maggiore Casa nazionale che accetti di impegnarsi nel costoso « giro » mondiale. Il conte Agusta ha già dichiarato in parecchie occasioni di essere amareggiato per l'assenteismo della federazione, e una polemica aperta potrebbe indurlo ad una definitiva rinuncia, oppure alla conversione da tempo ventilata della sua produzione sportiva nel settore dell'automobilismo. Purtroppo non manca soltanto Agostini, ma anche l'altro pilota italiano di maggior classe, Renzo Pasolini. Proprio qui, ad Imola, Pasolini aveva ottenuto il quarto successo consecutivo sul rivale nella « 350 ce » al termine di una lotta avvincente. Ora mentre Agostini è a Monza ad assistere al Gran Premio d'auto, tanto per non inasprire con la sua presenza ad Imola una polemica già fin troppo viva, Pasolini non è mancato all'appuntamento, ma senza alcuna velleità, agonistica: ha ancora una spalla rigidamente bendata e zoppica visibilmente, conseguenza dell'ultima caduta di una sfortunata stagione. Non ci sono anche Bergamonti e Visenzl infortunati ormai da qualche tempo e poi, tra gli stranieri, si attendono (ma senza troppa speranza di vederli comparire) gli inglesi Gould e Simmonds, l'irlandese Steenson, e parecchi altri. Senza Agostini scompare ogni interesse per la classe « 500 ce » dove tutte le macchine che hanno preso parte al mondiale sono nettamente inferiori alla MV, tanto da finire doppiate praticamente ad ogni occasione. Sarà forse la volta buona per Pagani con la varesina Unto o per l'Inglese Nelson che si avvale di un'altra macchina italiana, la Paton. Nella « 350 ce i) assente Agostini, e assente pure Visenzi che lo seguiva al secondo posto nella classifica Iridata seppur ben distanziato, c'è la curiosità di vedere all'opera Grassetti e Jack Findlay, l'australiano residente a Milano, prescelti dalla casa cecoslovacca Jawa a guidare la nuova macchina dopo la tragica scomparsa di Bill Ivy e Frantisele Bocek. Nella « 125 cc » se Simmonds non giungerà, si potrà assistere ad una lotta di comprimari, ben lontani anch'essi dalle prestazioni della Kawasakl del neo-campione. Come Agostini, l'inglese infatti ha già conquistato 11 titolo iridato della categoria. Rimangono da aggiudicare 1 sucessl nella « 50 cc » e nella « 250 cc ». Nella più piccola cilindrata Toersen appare nettamente favorito su Nieto e Smith, mentre nella « 250 cc » le chances del tre aspiranti al titolo sono pressoché identiche. Il tifo romagnolo è logicamente unanime per Carruthers, che in definitiva ha discrete probabilità di spuntarla se non domenica sera, almeno dopo la prova finale di Abbazia, ri pilota australiano ha avuto infatti dalla Benelll la macchina migliore, che per gran parte della stagione è stata affidata a Pasolini, e che finora non ha mai perso né contro la Ossa di Herrero né contro la Yamaha di Andersson. Carruthers ha bisogno di due successi per avere la certezza matematica di raggiungere il successo finale, ma possono agevolarlo anche 1 mancati piazzamenti dei rivali. Herrero non ha ancora garantito la propria partecipazione perché risente di una caduta nel recente Gran Premio d'Irlanda, e tanto lui quanto Andersson dovranno vedersela con la seconda Benelll che li direttore sportivo Nordi Del ha deciso di affidare al giovane triestino Parlotti, che esordisce con una plurlcllindrica di media cilindrata. Ieri nei corso delle prime prò ve sono caduti Lazzarini e Walter Villa che collauda la sua nuova 4 cilindri. Entrambi sono rimasti illesi e potranno tornare in pista quest'oggi. Giorgio Viglino Situazione nel «mondiale» Classe 50 cc 12S cc 250 cc 350 cc 500 cc Titoli assegnati Simmonds (Kawasaki) p. 105 Agostini (MV Agusta) p. 90 Agostini (MV Agusta) p. 105 Aspiranti al titolo La classifica degli Italiani Toersen (Kreidler) Nicto (Derby) Smith (Derby) p. 75 p. 64 p.61 Herrero (Ossa) p.82 Andersson (Yamaha) p. 80 Carruthers (Benelli) p. 76 6" Parlotti (Tomos) p. 61 Nessun italiano 4" Pasolini (Benelli) p. 45 2" Visenzl (Yamaha) p. 45 Nessun italiano ci. « 250 CC » m. 4710 In 1'55"1 ci. « 350 CC » m. snoo In 1'55"1 ci. « 500 CC n 1 giro (m. 5017) In 1'55"1 DISTACCHI SUL GIRO Nell'ultima gara di Imola le motociclette della categoria «500» hanno girato in l'55"l, alla media di chilometri 156,916. Se, per ipotesi, i concorrenti delle varie classi fossero partiti insieme, avrebbero preso sul giro i distacchi che figurano nel disegno: da notare che le « 350 » si avvicinano per velocità alle macchine della massima cilindrata

Luoghi citati: Imola, Irlanda, Milano, Monza, Pasolini