Saranno quotate nelle Borse Alfa Romeo e tre banche Iri

Saranno quotate nelle Borse Alfa Romeo e tre banche Iri Le richieste approvate dal Comitato del credito Saranno quotate nelle Borse Alfa Romeo e tre banche Iri La proposta si accompagna all'aumento di capitale per Alfa Romeo, Banca Commerciale, Credito Italiano, Banco di Roma - Emissioni obbligazionarie per 120 miliardi (di cui 100 per la Società Autostrade) (Nostro servizio particolare) Roma, 5 settembre. Sotto la presidenza del ministro del Tesoro Colombo, si è riunito stamane — per la seconda volta nell'annata — il Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio. Erano presenti i ministri Bosco (Finanze), Caron (Bilancio), Donat-Cattin (Lavoro), Magri (Industria), Malfatti (Partecipazioni statali). Natali (Lavori Pubblici), Sedati (Agricoltura), il governatore della Banca d'Italia Carli e il direttore generale del Tesoro Nuvoloni. La riunione è durata ben cinque ore. L'inconsueta lunghezza, più che con i molti problemi d'ordinaria amministrazione accumulatisi negli ultimi quattro mesi, si spiega con l'eccezionale importanza del tema all'ordine del giorno su richiesta delViri: ammissione alla quotazione dì Borsa delle azioni Alfa Romeo e delle tre banche di interesse nazionale (Banca Commerciale Italiana, Credito Italiano e Banco di Roma). Se per l'Alfa Romeo già esiste il precedente dell'Alitalia, molto più delicato si presentava il problema per le tre grandi Banche, passate sotto il controllo pubblico al tempo della « grande crisi economica» degli anni '30. Secondo voti, peraltro non confermate, qualche ministro avrebbe espresso il timore che, per questa via, sì possa arrivare alla « riprivatizzazione » del settore creditizio. Dopo attento esame del programma di investimenti dell'Iri sotto il profilo finanziario è stato preso atto della decisione dell'Istituto di aumentare il capitale, sia dell'Alfa Romeo sia delle tre Banche d'interesse nazionale, procedendo « al collocamento presso il pubblico di quantitativi di azioni contenuti in limiti tali da non modificare apprezzabilmente la maggioranza attualmente e' ^tenuta dall'Iri medesimo ». Nel comunicato ufficiale l'iniziativa dell'Iri viene così commentata: « La richiesta di ammissione alle quotazioni costituisce una dimostrazione della volontà dell'Iri di ricorrere in più ampia misura allo strumento delle emissioni azionarie per il finanziamento degli investimenti del gruppo, in conformità delle direttive del governo secondo le quali tale strumento deve assumere un'importanza crescente nell'attuazione politica di sviluppo della nostra economia ». Particolari sulle operazioni finanziarie approvate, che Viri conta di effettuare tra la fine del 1969 e l'inizio del 1970, sono stati poi forniti da fonti ufficiose. Li si possono così riassumere: A) aumenti di capitale per complessivi SO miliardi per le tre banche d'interesse nazionale: da 40 a 60 miliardi per la Banca Commerciale Italiana, da 30 a 45 miliardi per U" Credito Italiano e da 25 a 40 miliardi per il Banco di Roma. Questi aumenti, che consentiranno di ristabilire un migliore equilibrio del rapporto fra mezzi propri e mezzi amministrati delle banche stesse, preludono ad una offerta ai risparmiatori privati di una parte delle azioni delle tre Banche. Il collocamento dei titoli sarà frazionato in un grande numero dì sottoscrittori, come già avvenne, nel caso dell'offerta al pubblico delle azioni Alìtalìa, per le quali fu stabilito che un singolo nominativo non potesse sottoscrivere più dì 100 azioni. B) Aumento del capitale dell'Alfa Romeo da 60 a 70 miliardi, con un sovrapprezzo di 10 miliardi destinato a riserva. Questa operazione ha lo scopo di rafforzare congniamente la compagine patrimoniale dell'Alfa Romeo in relazione anche alla prevista emissione di obbligazioni convertibili. C) Emissione di 20 miliardi di obbligazioni Iri-Alfa Romeo convertibili, a partire dal quinto anno di vita del prestito, in azioni della società Alfa-Momeo. Anche in questo caso il pacchetto azionario della Società rimarrà per una larga maggioranza in proprietà dell'Iri direttamente o tramite la controllata Finmeccanica. D) Emissione di un nuovo prestito obbligazionario da parte della società Autostrade, dotato di premi in autovetture e garantito dall'Iri, per un importo nominale di 100 miliardi. ar. ba.

Persone citate: Carli, Caron, Donat-cattin, Magri, Malfatti, Natali, Sedati, Tesoro Colombo

Luoghi citati: Roma