Comincia la "purga" a Praga

Comincia la "purga" a Praga Segnata la sorte di Dubcek e dei suoi seguaci Comincia la "purga" a Praga La Commissione centrale di controllo del pc annuncia un'inchiesta contro 19 alte personalità - L'accusa: « Hanno violato la disciplina del partito e condotto la loro azione politica da posizioni di destra» - Sanzioni contro gli autori del «manifesto delle duemila parole» (Dal nostro inviato speciale) Vienna, 5 settembre. Dopo due giorni di lavori, la commissione centrale di controllo del partito comunista cecoslovacco — un organo molto più ristretto del comitato centrale — ha emanato oggi un comunicato in cui annuncia che verrà aperta un'inchiesta contro diciannove alte personalità del partito che « hanno grossolanamente violato. la disciplina e lo statuto del partito stesso ed hanno condotto là loro azione politica da posizioni opportunistiche di destra ». Il comunicato non fa alcun nome, ma si ritiene che fra i diciannove figurino tutti i maggiori esponenti del « nuovo corso », a cominciare da Dubcek e Smrkovski. n comunicato aggiunge che un procedimento disciplinare verrà aperto contro gli autori del famoso manifesto delle «2000 parole» che viene definito «documento controrivoluzionario ». «Tutti i membri del partito che hanno sostenuto le forze controrivoluzionarie e antisocìalìste dovranno essere chiamati a rispondere del loro operato — continua il documento"— ; anche i comunisti che noti hanno adempiuto al loro compito o che hanno assunto atteggiamenti equivoci dovranno rendere conto ». I provvedimenti non si limiteranno agli iscritti al partito, ma saranno estesi a tutti 1 settori, compresi quelli statale ed economico. In ogni branca dell'attività nazionale «dovrà essere accertato rapidamente su quali spalle gravino le responsabilità delle grossolane violazioni della legalità socialista». n comunicato aggiunge infine che la commissione ha espulso dalle sue file due dei suoi membri: Zvenefe Braun e Vladimir Kolmistr. Contemporaneamente l'ufficio politico dell'esercito ha annunciato provvedimenti disciplinari contro trenta ufficiali dell'Accademia mili-o tare « Clement Gottwald », a causa «del loro pericoloso atteggiamento politico e delle loro opinioni antisovietiche ». Fra i trenta figura anche il direttore dell'Accademia militare, TYIankel. Si tratta, a quanto pare, di un gruppo di ufficiali che durante il o nuovo corso » pubblicò un documento « compromettente ». In considerazione del fatto che gii autori ed i firmatari del memorandum del giugno '68 sul lavoro politico da farsi nell'esercito non sono né pronti né capaci a compiere un'autocritica — dice il comunicato — l'ufficio politico delle forze armate ha deciso di adottare provvedimenti disciplinari nei loro confronti e di avviare una regolare inchiesta penale. Il memorandum viene definito « un pericolosissimo documento politico, uno strumento utile alle forze di destra nella loro lotta contro il partito, un'arma importante dell'antisovietismo, una piattaforma teorica per togliere la Cecoslovacchia dal campo socialista e farne un Paese neutrale ». «Il pericolo dì questo memorandum — continua il documento — è stato reso anche più grave dall'appoggio dell'allora ministro degli Esteri prof. liry Hajek». La notizia di questi severi provvedimenti è giunta in parte inaspettata in quanto stamattina si era diffusa la voce che Husak stesse per partire per Mosca al fine di convincere i sovietici sulla necessità di attenuare i provvedimenti da prendersi nei confronti degli esponenti del « nuovo corso ». n Rude Pravo di oggi, in un articolo che ricorda il 30" anniversario del trattato di non aggressione fra Urss e Germania nazista, dopo aver pienamente giustificato l'atteggiamento di Mosca in quella occasione, aggiunge: « Non è senza interesse che fra gli storici che si sforzano di condannare la politica adottata dall'Unione Sovietica in quella circostanza si trovino non solo ì rappresentanti dei cìrcoli militaristi e revanscisti della Germania Occidentale, ma anche i partigiani del riformismo, e fra essi i sostenitori del socialismo dal volto umano». E ancora: «La espressione socialismo demoIeratico trae le sue origini dal repertorio anticomunista. In effetti i sostenitori di detto socialismo non desiderano altro cfìé ritornare al periodo ante 1948, aspirano alla restaurazióne di una democrazia borghese sul tipo di -quella di Masaryk». Gaetano Tumiati Praga. Alexander Dubcek: il capo del« nuovo corso» è sotto accusa (Telefoto)

Persone citate: Alexander Dubcek, Clement Gottwald, Dubcek, Gaetano Tumiati, Hajek, Husak, Vladimir Kolmistr

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Germania, Germania Occidentale, Mosca, Praga, Unione Sovietica, Urss, Vienna