Le Trade Unions accentuano la polemica contro il governo di Carlo Cavicchioli

Le Trade Unions accentuano la polemica contro il governo Al congresso annuale di Portsmouth Le Trade Unions accentuano la polemica contro il governo I sindacati inglesi, a lieve maggioranza, chiedono che sia immediatamente abolita la «politica dei redditi)» (Nostro servizio particolare) Londra, 3 settembre. Si aggravano le divergenze fra il governo laburista e le Trade Unions. Il congresso nazionale dei sindacati britannici, riunito da tre giorni a Portsmouth, ha approvato oggi, sia pur con un margine di voti relativamente piccolo, una mozione che condanna la politica e la legislazione del Gabinetto di Wilson sul contenimento dei salari. E' un risultato inatteso, sintomo di confusioni e fratture tra le stesse organizzazioni operaie, in quanto perfino il direttivo delle Unions aveva sollecitato gli oltre mille delegati presenti, in rappresentanza di quasi nove milioni di iscritti, a respinger la mozione loro sottoposta dai due sindacati maggiori (trasporti e metalmeccanici). Questa è stata invece avallata con 4 milioni e 652 mila sì contro 4 milioni e 207 mila no. Il contenimento dei prezzi e dei salari — entro un margine di espansione del tre per cento annuo — è uno del cardini del programma economico laburista. Appena lunedì, parlando all'assemblea di Portsmouth, il premier Wilson l'aveva definito come « assolutamente indispensabile per rimettere in sesto il Paese ». Al momento, in base a una legge approvata nel 1966 e periodicamente rinnovata, il governo ha il potere di dilazionare fino a dodici mesi gli aumenti concordati fra datori di lavoro e dipendenti. Tale norma dì legge scade nel prossimo dicembre, e U premier, nel suo discorso dell'altro ieri, aveva precisato che non sarebbe stata ripristinata. I sindacati ne chiedono adesso l'abolizione immediata, con un ritorno a trattative libere collettive tra imprenditori e operai. «E' già fin troppo difficile negoziare con i padroni — ha proclamato oggi Hugh Scanlon, segretario del sindacato dei metalmeccanici — e non ci occorre un supplemento di trattative coi funzionari del governo ». Secondo i sindacalisti « ri¬ belli » debbono essere le Unions a formulare una ragionevole politica di espansione dei redditi, perché essendoci dentro conoscono i problemi meglio del Gabinetto. Votare a favore del « Prices and incomes act », la legge sul congelamento, «sarebbe come erigersi la forca con le proprie mani », ha aggiunto Scanlon. La polemica non è nuova, riaffiora ad ogni congresso. Carlo Cavicchioli

Persone citate: Hugh Scanlon, Scanlon

Luoghi citati: Londra