Urbani si afferma, ma rischia di venire retrocesso per spinte

Urbani si afferma, ma rischia di venire retrocesso per spinte POLEMICHE AL GIRO DELLA VAL D'AOSTA Urbani si afferma, ma rischia di venire retrocesso per spinte La giuria gli infligge 30 secondi di penalizzazione, che non bastano però a Merighetti per conquistare il primato - Annunciato un ricorso Aosta, lunedi mattina. Il Giro della Val d'Aosta è terminato tra le polemiche. Un'ora dopo la conclusione dell'ultima tappa (in cui si è imposto il biellese Martinazzo), non si sapeva ancora chi fosse il vincitore: il romano Vittorio Urbani, che aveva conquistato la maglia di "leader" sabato e l'aveva difesa vittoriosamente ieri ad Aosta, rischiava infatti di essere retrocesso per un reclamo presentato da Oreste Magni, il direttore sportivo di Merighetti (secondo in classifica). Dopo lunghe discussioni, la giuria ha deciso di infliggere ad Urbani — accusato dì essersi fatto spingere a più riprese in salita — una penalizzazione di solt trenta secondi: il romano è cosi riuscito a mantenere il primo posto e si è aggiudicato questa sesta edizione del Giro della Valle. Ma le polemiche non sono ancora finite: Magni ha deciso infatti di ricorrere alla Commissione Tecnica Disciplinare. Subito dopo l'arrivo ad Aosta, Magni ha detto: « Sul colle Sun Carlo, Urbani era In crisi: è stato spinto a più riprese, anche da corridori di altre squadre ai quali evidentemente era stato promesso un compenso. Non è leale correre In questo M'-do: senza quelle gravi scorre'i ze, sarebbe stato Merighetti a vincere 11 Giro. Il regolamento è chiaro, chiedo che venga applicato e che sia fatta giustizia ». Urbani ovviamente ha smentito tutto: « Ero stanco — ha dichiarato —, in salita non riuscivo a tenere le ruote del migliori, ho avuto davvero paura di perdere parecchi minuti. Ma nessuno mi ha spinto. Nella parte conclusiva, quando Aosta si avvicinava, ho trovato dei validi al¬ leati anche nelle altre squadre, sono riuscito a mantenere lo svantaggio da Merighetti a poco più di un minuto: sono "alleanze" che avvengono in tutte le corse, non ho commesso irregolarità ». Difficile trovare la verità tra versioni cosi contrastanti, anche perché tra i corridori « neutrali » soltanto Sorlini ha ammesso di aver visto Urbani "farsi spingere a lungo". L'episodio sarebbe avvenuto nella parte finale del colle San Carlo, che con i suoi 1971 metri costituiva il « tetto » del Giro. Hanno iniziato la salita con quasi tre minuti di vantaggio sul gruppo quattordici corridori già tagliati fuori per la vittoria finale. La battaglia si è scatenata nel plotone, fin dalle prime rampe: è scattato a ripetizione Martinazzo, dapprima alla sua ruota hanno resistito il « leader » Urbani, Perielio, Fama, Merighetti, Sorlini e Locatela, poi il biellese Ita proseguito da solo rimontando ad uno ad uno tredici corridori e passando secondo in vetta a soli 8" dal com- pagno di squadra Bellini, che si trovava nel gruppetto di testa. Nell'ultimo tratto della salita Urbani, in grave crisi, avrebbe convinto Cariota ed altri a spingerlo per un palo di chilometri. Ma le testimonianze al riguardo sono scarse, perché le macchine del seguito si erano portate avanti per non intralciare poi i corridori nella successiva discesa, molto ripida e pericolosa. Ad Arvler, quando al traguardo mancavano meno dt venti chilometri, erano in testa Martinazzo e Bellini, seguiti a 45" da Merighetti e Sorlini ed a 2'15" da Urbani, che inseguiva con altri sei corridori. A questo punto il "leader" aveva ormai soltanto 19" di vantaggio in classifica su Merighetti, tutto era ancora possibile. Ma Urbani ha trovato alleati validi (e forse interessati...) riuscendo a presentarsi sulla pista dello stadio dt Aosta con soltanto 43" di ritardo dal suo grande rivale. Ha rischiato di perdere la maglia rossonera in corsa, ha rischiato poi dt perderla a tavolino, alla fine la giuria gli ha dato ragione. Ma le discussioni continuano. Maurizio Caravella Ordine d'arrivo della ChàtillonAosta: 1) Renato Martinazzo (G. S. Triplex) che copre i 137 chilometri del percorso in 3 ore 51'32" alla media oraria di km. 35,502; 2) Bellini s. t.; 3) Sorlini a 35"; 4) Merighetti s. t.; 5) Cumino a l'18"; 6) Fama; T) Vannucchi; 8) Martinelli; 9) Pradusco; 10) Cavalettl; 11) Perielio; 12) Urbani, tutti con il tempo di Cumino. Classifica tinaie: 1) Vittorio Urbani (G. S. Magnlflex) in 22 ore, 40'46" (penalizzato di 30"); 2) Merighetti a 36"; 3) Fama a l'Otì"; 4) Martinazzo a 2'27"; 5) Sorlini a 2'38"; 6) Perletto a 3'01"; 7) Bellini a 6'25".

Luoghi citati: Aosta, Perletto, Val D'aosta