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Magia, spiritismo, filtri d'amore in una mostra allestita da Malraux La superstizione è ancora assai diffusa in Francia Magia, spiritismo, filtri d'amore in una mostra allestita da Malraux La rassegna a Castres, uno dei centri della caccia alle streghe nel Medioevo (Nostro servìzio particolare) Parigi, 28 giugno. Venuta dal fondo dei secoli, la magia è tuttora praticata in tutte le regioni di Francia: nelle città con manifestazioni di spiritismo, messe nere, commercio di talismani, attività di indovini, e nelle campagne sotto forme primitive con metodi che gli stregoni si tramandano di padre in figlio. Ogni tanto un fatto di cronaca, raccapricciante o curioso, dimostra che la magia è viva e una mostra allestita al museo Goya di Castres, nel Sud-Ovest della Francia, conferma che la gente crede al malocchio, ai malefici ed all'efficacia di certi riti. La mostra è stata organizzata da André Malraux L'ex ministro della Cultura ammette la possibilità di manifestazioni extra-naturali, come le ammetteva il notissimo avvocato Maurice Gargon, accademico di Francia, spentosi di recènte. Poco prima di morire egli fece una conferenza sulla magia, e dopo averne illustra ti tutti gli aspetti, sottolineandone le lontanissime origini disse: « Tanta continuità in una superstizio ne ostinata ed una persistente sopravvivenza lasciano perplessi. Sembra che tale credenza faccia parte di un bagaglio che l'uomo porta con sé come per istinto. In molti di coloro che si mostrano scettici, l'esame dell'argomento provoca inesplicabilmente un vago malessere. E non si può dire che le storie di maleficio possano essere considerate soltanto una curiosità. Come diceva un giorno un uomo che si pretendeva incredulo: Non ci credo, ma ne ho un po' paura ». Castres è stata scelta come sede della mostra per¬ ché è al centro di una regione dove la setta eretica dei catari fu potentissima, l'Inquisizione spietata (sessantatré processi nel solo 1335) e molta gente, accusata di stregoneria, morì sul rogo. Anche oggi si parla di numerose streghe nel Sud-Ovest della Francia, come dimostra la notevole quantità di oggetti strani dotati, pare, di poteri malefici o benefici, che esse hanno prestato. Sono esposti nelle vetrine accanto ad altri centocinquanta pezzi provenienti da una ventina di musei e da varie collezioni private: preziosi libri di magia, stelle a cinque punte, ideogrammi,-quadri, incisioni, utensili di ferro e statuette. Tra i pezzi più importanti è una specie di trono di velluto nero basato su quattro zampe di becco, con spalliera costituita da gigantesche corna di ariete e sormontata da un mascherone che rappresenta un demone sghignazzante: è una « poltrona sabbatica », che appartiene allo scrittore Anatolé France. Fra i quadri si notano i famosi « Capricci » di Goya. Poi ci sono testi di Nostradamus, di Calvino, la descrizione di una scena di spiritismo fatta da Victor Hugo; una statuetta di cera, del Cinquecento, trafitta da un pugnale... Il catalogo afferma che il conte Cagliostro, morto nel 1795, continuava sino a pochi anni fa ad abitare a Parigi dove aveva una bottega di orologeria nel quartiere del Marais, grazie alla metapsichica. Qualcuno ci crede. H ricorso alle streghe nelle campagne francesi è frequentissimo. Quando qualcuno si ammala, il capofamiglia ricorre più spesso al medicone che al dottore. e, nel caso degU animali, chiama lo stregone prima del veterinario. In molte case è- custodito gelosamente il « Grand Albert », o il « Petit Albert», libri di magia contenenti ricette per la fabbricazione di filtri, d'amore, contro i malefici e via dicendo. A Parigi, alla «Bibliothèque de l'Arsenal », ricchissima di volumi sulla magia, c'è sempre gente che legge attentamente e ricopia consigli. I filtri magici ed i talismani sono venduti in parecchie botteghe specializzate, e gli indovini d'ogni specie realizzano affari d'orò. Loris Mannucci