Armati assaltano una banca e fuggono con venti milioni
Armati assaltano una banca e fuggono con venti milioni Armati assaltano una banca e fuggono con venti milioni Il colpo in una frazione di Venezia - Il direttore, sette impiegati e un cliente rinchiusi in un ufficio (Dal nostro corrispondente) Venezia, 25 giugno. Tre banditi, due dei quali armati di pistola (il terzo teneva in mano una capacissima borsa) hanno fatto irruzione verso le 16 nella filiale della Cassa di Risparmio di Ca' Savio, una frazione di Venezia, sul litorale, e dopo aver ridotto all'impotenza il direttore, sette impiegati ed un cliente che si trovava allo sportello per un versamento di 40 milioni, hanno rapinato una ventina di milioni. I malviventi, compiuto il colpo, hanno rinchiuso nell'ufficio gli impiegati, il direttore ed il cliente e si sono dati alla fuga su una « Giulia » targata TV 98137, rubata durante la notte o nelle prime ore di stamane a Treviso, al signor Giuseppe Dovera. Polizia e carabinieri, messi in allarme dal signor Ferdinando Zanella, titolare del bar « Primavera », ospitato nello stesso edificio della banca, hanno istituito posti di blocco in tutta la zona jesolana. Dei banditi tuttavia, fino a questo momento, non s'è trovata traccia. Ca' Savio, una frazione veneziana di duemila abitanti, si trova sulla provinciale Punta Sabbioni-Jesolo. Ed è proprio sulla provinciale che ha sede la filiale della Cassa di Risparmio. Nell'ufficio — un ampio salone e due piccole stanze — si trovavano allora sette impiegati ed il direttore, Giovanni Del Turco. « Improvvisamente — ha detto il rag. Alcide Bassi, di 31 anni, da Padova, am¬ ministratore del campeggio «NSU» del Cavallino (il cliente che doveva depositare 40 milioni) — ho udito alle mie spalle dei passi affrettati. Mi sono girato ed ho notato tre individui con il viso incerottato, due dei quali armati di pistola. Il terzo aveva in mano una capacissima borsa. Credevo in uno scherzo... ». Uno dei tre, il più robusto, i capelli brizzolati, basso di statura ed indossante una camicetta a quadretti rosa e pantaloni beige, si è avvicinato all'impiegato e con la mano armata gli ha fatto volare dal bancone tutti i timbri. Un secondo bandito, sui 30-40 anni, di media statura, con camicia e pantaloni scuri, si è avvicinato al cassiere Giuseppe Camozzi e gli ha puntato al petto la pistola: « Non fare scherzi. Lasciami lavorare, tirati indietro». Mentre il Camozzi ubbidiva alla perentoria intimazione, il terzo bandito — quello che aveva in mano la borsa — ha scavalcato con un salto il bancone ed ha arraffato il denaro. ^ gr^ 4
Persone citate: Alcide Bassi, Camozzi, Ferdinando Zanella, Giovanni Del Turco, Giuseppe Camozzi, Giuseppe Dovera
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