Nixon esamina i piani dei prossimi colloqui con l'Urss di Mario Ciriello

Nixon esamina i piani dei prossimi colloqui con l'Urss Convocato alla Gasa Bianca il Consiglio della difesa Nixon esamina i piani dei prossimi colloqui con l'Urss Le trattative con i russi per ridurre i missili cominceranno alla fine di luglio, forse a Ginevra - Si prevede che dureranno da due a tre anni (Dal nostro inviato speciale) New York, 25 giugno. Il presidente Nixon ha oggi esaminato con il suo « Consiglio per la sicurezza nazionale» i piani per gli ormai prossimi negoziati con l'Unione Sovietica su tutto il problèma degli armamenti missilistici. Le trattative — che potrebbero durare da due a tre anni e concludersi senza alcun risultato pratico — cominceranno in Europa, forse a Ginevra, il 31 luglio o poco dopo. Fu il presidente Johnson, lo scorso anno, a volere questi colloqui, ma l'invasione della Cecoslovacchia fece naufragare il progetto. Nixon ha adesso rilanciato l'iniziativa, chiedendo però che il dialogo cominci non come voleva Johnson, con un incontro al vertice, ma con consultazioni preliminari, pare a livello tecnico. L'opinione pubblica è favorevole e i russi mostrano grande interesse. Ma la questione, già complessa di per sé stessa, lo è divenuta ancor più negli ultimi mesi. Obiettivo remoto dei negoziati dovrebbe essere il «congelamento», delle forze missilistiche a una determinata quota, e successivamente la loro graduale riduzione. Ma vi sono molte pedine sulla scacchiera. Mentre gli americani sembrano aver sospeso la loro produzione di missili, i russi la starebbero aumentando e il Pentagono fa intravedere lo spettro di una non lontana superiorità sovietica. Vi è poi la questione degli «antiballistic missiles», ovvero delle difese anti-missili. Nixon — com'è noto — vuole avviare la costruzione di imo sbarramento, con la spesa di circa undici miliardi di dollari. E infine la nuova, Immensa incognita dei Mirv. E' questa la sigla che — con un fosco suono da fantascienza — definisce i Multiple independently-targeted reentry vehicles, in altre parole quel sistema collaudato ora da russi ed americani, per dotare un missile di più spolette nucleari, da un minimo di tre a un massimo di quindici. Ogni spoletta colpirebbe un obiettivo diverso: per cui ha ragione quel senatore secondo il quale l'avvento dei Mirv moltiplica immediatamente, e senza grande sforzo, la potenza distruttiva dei missili. Il New York Times scrive: « Con i Mirv, siamo entrati in una nuova e più spaventosa era nucleare ». Vasta e crescente è la pressione — al Congresso e sulla stampa — affinché Nixon sospenda subito gli esperimenti con i Mirv: sia per i motivi predetti sia perché si teme che 1 rapidi progressi americani in questo campo facciano fallire i negoziati con i russi. Ma Nixon — a quanto sembra — vuole parlare da posizione di forza. Ha già detto d'essere disposto ad accettare una « moratoria » sui Mirv, ma non unilaterale, solo « nel quadro di un controllo degli armamenti ». Mario Ciriello

Persone citate: Johnson, Nixon

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Europa, Ginevra, New York, Unione Sovietica, Urss