Juliette scrisse a Victor Hugo diciottomila lettere d'amore

Juliette scrisse a Victor Hugo diciottomila lettere d'amore All'asta a Parigi la storia di una passione Juliette scrisse a Victor Hugo diciottomila lettere d'amore Se ne vendono 16.500 - L'amante del poeta (per mezzo secolo) fu un'attrice (Nostro servizio particolare) Parigi, 24 giugno. Sedicimilacinquecento lettere d'amore scritte da Juliette Drouet a Victor Hugo sono in vendita, all'asta, all'Hotel Drouot. In tutto, se ne conoscono diciottomila. Quante donne hanno scritto tanto all'uomo amato?. Queste lettere sono la testimonianza di una passione durata mezzo secolo e completano quelle che Victor Hugo scrisse a Juliette, vendute all'asta nel 1957. Si prevede che raggiungeranno prezzi altissimi. Quell'amore straordinario nacque il 2 febbraio 1833 alla prima recita di Lucrezia Borgia in cui Julienne Gauvain (che prese poi lo pseudonimo di Juliette Drouet) interpretava la parte della principessa Negroni. Il poeta e l'attrice si ritrovarono due settimane dopo in casa di lei e gli amanti non dimenticarono più quel giorno. Lo dimostra la lettera che, alcuni anni dopo, Juliette inviò al poeta: « Tutta la cronologia del mio amore consiste nell'avervi amato la not¬ te dal 16 al 17 febbraio 1833, la notte dal 16 al 17 febbraio 1834, la notte dal 16 al 17 febbraio 1835... Potrei raccontare la storia di quest'amore giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto... ». E nel Capodanno 1836 anche Victor Hugo scriveva: « C'è una parola inflitta, te la dico oggi come te la dissi la prima volta il 16 febbraio 1833: t'amo ». Gli anni passano, tra difficoltà e litigi, poiché il poeta è gelosissimo; ma la reciproca passione rimane intatta, Il 20 febbraio 1849, Hugo confessa a Juliette: « Non di-' menticherò mai quel mattino che uscii da casa tua col cuore come abbagliato. Spuntava il giorno e pioveva a dirotto. O mattino gelido e piovoso nel cielo, radioso ed ardente nella mia anima ». E il 17 febbraio 1873, cosi Juliette commemora per lettera l'ormai lontano primo incontro: « Lunedì mattina 7,20, caro adorato, ho risposto a tutti i tuoi piccoli segni di tenerezza con lo stesso incanto di quarant'annì fa alla stessa data e alla atessa ora ». In un'altra occasione, Juliette si rivolge curiosamente .all'amante con il voi: « Vi scrivo seguendo il mio cuore, vi amo come una donna, di paradiso ma ve lo dico come una ragazza da pollaio... Ho il cuore pieno d'amore e lo spirito pieno della vostra immagine... ». La donna scriveva abitualmente con spontaneità e le accadeva di maltrattare l'ortografia, per cui negli ambienti intellettuali parigini era oggetto di canzonature. Atteggiamento considerato ingiusto da André Maurois, che è sceso in campo galantemente a difendere Juliette: « Si poteva sorrìdere della sua ortografia, talvolta fantasiosa, ma non del suo stile. Aveva un'arguzia piacevolissima, imitando goffamente all'inizio delle lettere le romantiche epigrafi del suo poeta e rivelando, nel dire " t'amo " sotto mille forme diverse, un'incredibile ingegnosità ». Il primo gennaio 1882, un anno prima di morire, quando Victor Hugo aveva già ottant'anni, Juliette gli scrisse: «Caro beneamato, ti auguro ancora molti anni con tutta la felicità che tu desideri e meriti. Gli auguri, che formulo stamane in questa lettera, sono nel più profondo del mio cuore, in permanenza come la mia vita, ed occupano la mia mente giorno e notte». 1. m. *

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