Goano arrestato per omicidio: lo accasano le macchie di sangue e quattro testimoni

Goano arrestato per omicidio: lo accasano le macchie di sangue e quattro testimoni Una svolta decisiva nelle indagini sull'assassinio di Martine Beauregard Goano arrestato per omicidio: lo accasano le macchie di sangue e quattro testimoni Nell'alloggio segreto di via Madonna delle Rose la polizia trova una federa e un lenzuolo con tracce di sangue - Altre macchie e un ciuffo di capelli nel portabagagli della «Dino» rossa - A mezzanotte un nuovo elemento - Un uomo telefona alla questura e dice: «Voglio togliermi un peso dalla coscienza, la notte del delitto alle ore 1,50 i miei amici hanno visto il Goano sulla sua "Dino" sulla strada di Vinovo » - Il confronto: «E' lui» - L'imputato nega tutto A mezzanotte li capo deus Mobile dott. Montesano, riuniti 1 giornalisti nel suo ufficio In questura ha annunciato: « L'assassino di Martine Beauregard è Ugo Goano. Abbiamo raggiunto prove sufficienti per incriminarlo ». All'una c'è stato un tentativo per ottenere una confessione, ma è fallito. Tre radiomobili cariche di agenti sono uscite dalla questura. In una con 11 capo della Mobile c'era Ugo Goano ammanettato. Le tre auto raggiungono l'alloggio di via Madonna delle Rose 40. Una breve sosta sulla porta, al sesto plano: mancano le chiavi. Un agente va a prenderle. Si attende, sotto 1 fiashes del fotografi. Ugo Goano tiene la testa china, impassibile, senza reagire. Poco dopo si entra nell'alloggio. Il commissario lo accompagna nella esmera da letto, 11 giovane continua a tacere. Risponde a monosillabi alle domande che gli vengono rivolte: « Quelle macchie sul termosifone sono di sangue? ». « No ». Si perquisisce il guardaroba, c'è una minigonna rossa, una cinghia nera, un foulard, un grembiule. Gli chiedono: «Allora Martine abitava qui con lei? ». Risponde: « No veniva qui soltanto qualche volta, stava con i suol genitori a Moncalieri ». Ma non è vero. Da ottobre In famiglia non l'hanno più vista. Ugo Goano continua a negare di avere uccìso l'amica. Ma gli indizi si accumulano sempre più pesanti contro di lui. Rifacciamo la storia delle indagini. Mercoledì sera, tredici ore dopo la scoperta del cadavere di Martine Beauregard in un fosso di Vinovo, la polizia ferma Ugo Goano, i! « giovane con la spider rossa» che si vedeva sempre in sua compagnia. Ugo Goano dice: « Si, la conoscevo, ero l'amico del cuore ». Gli chiedono dove abitava la ragazza, indica 11 « pied-à-terre » di via Nizza 99. Mente. Questo è solo un recapito provvisorio. Il vero alloggio dove abitava Martine è un altro: in via Madonna delle Rose. E Ugo Goano lo sapeva, perché sia il contratto d'affitto, sia quelli dei gas e dell'acqua sono Intestati a lui. La polizia entra nell'appartamento, trova la luce ancora accesa nel tinello, sul tavolo c'è una copia de La Stampa con la prima notizia del delitto. Non può averla portata Ugo: quando quel numero è uscito, era già in Questura, sotto interrogatorio. Qualcun altro, dunque, ha le chiavi dell'uscio. E' questo l'alloggio del delitto? Il letto matrimoniale è sfatto, mancano la federa del cuscino di destra e 11 lenzuolo inferiore. Sono a mollò nella vasca da bagno, ma conservano ancora entrambi macchie rossastre. La polizia scientifica le esamina: è sangue. Altre macchie di sangue si trovano nel portabagagli della spider rossa di Goano, una a Dino », Insieme con un lungo capello femminile. Una ciocca è rimasta impigliata negli snodi della « capote i). Nel cofano c'è anche un « copricapote » con due ganci appuntiti sporchi di' sangue. La distanza tra le punte è di 14 millimetri: la stessa che è stata misurata tra 1 due graffi paralleli sul seno del cadavere. La posizione del giovane, già compromessa dalla reticenza iniziale sull'indirizzo di Martine, si aggrava. Il suo fermo viene prorogato. Il motivo: «Come indiziato di sfruttamento e omicidio». Ieri si aggiunge un altro Indizio. Un uomo telefona alla polizia: « VogUo levarmi un peso dallo stomaco». Racconta che tre amici gli hanno riferito di aver visto la notte del delitto al1*1,15 la spider rossa sulla strada di Vinovo, al bivio di Nichelino. Fa i nomi di due: sono dipendenti del Teatro Stabile, l'Impiegato Fiorenzo Anedda, 40 anni, e l'elettricista di scena Beppe Taracelo. Vengono convocati in questura ed ammettono: « E' vero, non abbiamo parlato prima per non avere delle .noie. Tornavamo da Carmagnola, abbiamo visto una automobile avanzare zigzagando, come se fosse guidata da - un ubriaco. Incuriositi-l'abbiamo inseguita verso Torino. Alle porte della città, davanti a un semaforo rosso, ci siamo affiancati e abbiamo osservato il guidatore: un ragazzo bruno, con i capelli lunghi sul collo». La descrizione corrisponde al connotati di Ugo Goano. Lo mettono a confronto con i due testimoni, che affermano; « Sì, ci pare lui ti. Ma il gióvane nega e insiste nel suo alibi: « A quell'ora mi trovavo al Mack 1 ». Le indagini proseguono febbrili nella notte. Ora si tratta- ?dl verificare minuto per minuto questo alibi. Vengono ferrtìati 11 'direttóre del locale Alfonso Oilrlco, la segretaria Giuseppina Bianco, un cameriere, alcuni cliènti: tutti coloro che hanno fornito l'alibi al Goano. Il giovane afferma di essere stato nel locale tra runa e le 5 del mattino e ha fatto di tutto per farsi notare. Ma, a quanto pare, è stato visto si entrare, ma poi ci sono del vuoti nelle testimonianze per quanto riguarda la sua presenza. Come è avvenuto 11 delitto, secondo la -ricostruzione della polizia? « Il movente è chiaro » dicono gli agenti. Martine stava- per lasciare 11 giovane che da più di due anni la sfruttava. Negli ultimi tempi era stata vista con un altro uomo, che la polizia ricerca: « 11 biondino ». Sul.trent'anni, statura media, corporatura snella. Li hanno visti spesso pranzare insieme in un ristorante di via. Pollenzo. In una pizzeria di via Tunisi, all'angolo con via Madonna delle Rose, il proprietario Pasquino Beriando ha assistito anche a una scenata: 11 « biondino » ha colpito Martine con uno schiaffo, proferendo oscure minacce. Dicono gli inquirenti: « Martine stava per lasciare Ugo ». La sera di martedì scorso nell'alloggio di Mirafiori c'è stata una lite, la ragazza è stata presa per 11 collo e si è afflosciata tra le braccia del Goano. Questi ha creduto di averla uccisa ed è riuscito a por¬ tarla fuori dall'appartamento e a Incastrarla nel bagagliaio della sua auto. Probabilmente era ancora viva. E' morta mentre l'auto correva .nella notte. Secondo il perito sarebbe avvenuto tra mezzanotte e le 2. Quando 1 dipendenti del Teatro Stabile hanno incontrato * l'automobile rossa,; questa stava' probabilmente ritornando, dopo aver scaricato 11 corpo nel fòsso presso Vinovo. COme può reggersi l'alibi del Goano? Si pensa che, forse con il corpo della ragazza già chiuso nel bagagliaio, egli sia entrato al « Mack 1 » fingendo di cercarla. Poi ne sarebbe uscito di soppiatto, si sarebbe liberato del cadavere a Vinovo é sarebbe ritornato nel locale notturno a continuare la sua commèdia. Su questo punto si sta ora affondando 11 bisturi delle Indagini. Stanotte, dopo il sopralluogo nella casa di via Madonna7 delie Rose, anche 11 sostituto Procuratore della Repubblica dotti Tonlneùi si è recato | in questura. I testimoni che hanno ;visto la «Dino» rossa del; Goano sulla strada di Vinovo sono stati df nuovo- messi a confronto con l'accusato. GII interrogatori erano ancora in corso a tarda notte, Il direttore e un cameriere del club « Mack 1 », fermati Ugo Goano, a sinistra, stanotte durante il sopralluogo in via Madonna delle Rose aHiimiiiiiiiiiimiiiiiiiMiiiiiiminiiiimmiiiimiiiiiiiim La cassiera del « Mack 1 » Giuseppina Bianco, 24 anni

Luoghi citati: Carmagnola, Moncalieri, Nichelino, Torino, Vinovo