Le trattative alla Fiat in una fase delicata

Le trattative alla Fiat in una fase delicata Le trattative alla Fiat in una fase delicata Le trattative tra 1 dirigenti sindacali ed i rappresentanti della Fiat e dell'Unione Industriale per le agitazioni « frammentarie e spontanee » in corso da 40 giorni negli stabilimenti Fiat, sono giunte ad una fase delicata. Le discussioni sono proseguite nella notte ed entro oggi si potrebbero verificare svolte decisive. La Fiat ha proposto ai sindacati la stipulazione di un accordo globale che comprenda tutte le vertenze in atto. I sindacalisti chiederebbero che nell'accordo siano incluse anche le modalità di attuazione della mensa (organizzazione del servizio, tempi di realizzazione, prezzo dei pasti ecc.). Sindacalisti e rappresentanti dell'azienda hanno già totalizzato 500 ore di discussione con risultati positivi nella stipulazione ufficiale di 4 accordi e nella stesura di parecchie intese che attendono di essere ratificate per trasformarsi in accordi. Nel frattempo però, ad opera di gruppi che nella maggioranza dei casi agiscono al di fuori dei sindacati, sono state aperte un'altra trentina di vertenze: « Tutti gli sforzi compiuti sinora — si osserva negli ambienti industriali — non sono ualsi a riportare la normalità nel complesso ». Si tratta sovente di piccoli gruppi che bloccano la produzione in punti delicati e vitali. E' stato presentato un bilancio del danni: in 40 giorni la mancata produzione ammonta a 40 mila vetture di media cilindrata pari a 40 miliardi di fatturato. In pratica è andato perso un quarto della produzione. « St è lasciato spazio alla concorrenza con conseguenze che si potrebbero sentire nel futuro ». I dirigenti industriali osservano che n le agitazioni sono proseguite anche dopo che erano stati raggiunti gli accordi sindacali ». Inoltre si ricordano due punti. Nel 1968 1 sindacati stipularono con la Fiat un accordo (19 lire di aumento all'ora; orario e settimana corta) con l'Intesa ebe doveva valere fino al rinnovo del contratto nazionale anticipato al prossimo autunno. Nella primavera scorsa sorse 11 problema della mensa e venne risolto con un accordo che, in attesa dell'organizzazione della mensa, dal primo giugno prevede il pagamento di 172 lire al giorno (pari a 21,50 lire all'ora) ad ogni dipendente. Anche quest'accordo non è valso a riportare la tranquillità. Sono ricominciate le « vertenze spontanee » ed il fenomeno anziché attenuarsi si è aggravato, al di sopra degli stessi sindacati.