Il questore di Roma si dimette Restivo accetta la sua richiesta

Il questore di Roma si dimette Restivo accetta la sua richiesta Era stato interrogato 3 volte dal magistrato per il "caso,, Scirè Il questore di Roma si dimette Restivo accetta la sua richiesta In una lettera al ministro dell'Interno, scrive che il doloroso episodio (caso Scirè) «ha determinato una situazione che mi toglie la serenità di spirito necessaria per il mio compito oneroso » - Già nominato il suo successore (Nostro servizio particolare) Roma, 21 giugno. Il questore di Roma, dott. Rosario Melfi, si è dimesso stasera dal suo incarico con una lettera inviata al ministro dell'Interno, Franco Restivo. Il ministro ha accettato la sua richiesta. Ecco il testo della lettera: « Signor ministro, come le è noto, servo l'amministrazione dell'Interno da circa 37 anni e in tutte le sedi ho riscosso ampi consensi della popolazione, dei miei superiori e della magistratura. Il doloroso episodio che ha turbato la Questura di Roma ha determinato una situazione che, per l'attaccamento all'amministrazione e per l'entusiasmo con cui ho sempre svolto le funzioni che mi sono state affidate, mi toglie la serenità di spirito necessaria per far fronte all'oneroso compito della direzione dei servizi di polizia della capitale. La prego pertanto, sìgnor ministro, di esonerarmi dall'incarico. Con ' devoto ossequio. Firmato Rosario Melfi». Come dice la lettera di Melfi, le dimissioni sono collega, te alle indagini che la magistratura di Roma sta svolgendo sul cosiddetto « scandalo delle bische » e sulle responsabilità del vice-questore Nicola Scirè, tratto in arresto. H questore Melfi, che non è direttamente implicato nella vicenda, si sarebbe però trovato in una situazione imba¬ razzante nei confronti della magistratura. Per due volte avrebbe affermato che Scirè lo aveva informato dell'azione che stava svolgendo per stroncare il « racket » delle bische a Roma, così confermando la tesi difensiva del vice-questore. Oggi avrebbe modificato questa tesi, confermando quella dell'accusa, secondo la quale Nicola Scirè avrebbe informato i suoi su¬ periori soltanto quando intuì die la Procura della Repubblica aveva disposto in gran segreto una inchiesta nei suoi confronti. Il dott. Scirè ha sempre sostenuto di non avere protetto la casa da gioco di via Flaminia Vecchia; se avesse avuto interessi personali per la bisca non avrebbe organizzato accertamenti sui ricattatori e sui biscazzieri e soprattutto non avrebbe avvertito i superiori della sua attività. L'accusa replica che: 1) il vice-questore ha disposto le indagini su altre bische escludendo quella di via Flaminia Vecchia dalla quale riceveva un compenso settimanale in cambio della sua protezione; 2) il vice-questore con quelle indagini ha cercato, tutt'al più, di colpire coloro che ricattavano gli organizzatori della casa da gioco di via Flaminia Vecchia. Alcuni giornali hanno pubblicato con rilievo che un questore, attualmente in servizio in una città dell'Italia y}tot allf indagini in corso da rparte della Guardia di Finanza». Sono state disposte in¬ meridionale, sarebbe rimasto coinvolto in un altro scandalo collegato alle vessazioni che avrebbero subite, da parte della polizia, alcuni mercanti d'arte Oggi negli ambienti autorizzati della Procura della Repubblica è stato dichiarato ufficialmente che il procuratore capo prof. Giuseppe Velotti «non ha mai fatto riferimento diretto o indiretto a presunte responsabilità di un questore in me- dagini — si è precisato — in seguito ad alcune lettere anonime: queste indagini nell'ambiente degli antiquari romani sono «soltanto all'inìzio» e, comunque, nessuno risulta per il momento indiziato o sospettato. Al dott. Velotti è giunta oggi una lettera dell'avv. Aldo Cavallo il quale, rilevando che in base ad indiscrezioni alcuni giornali hanno individuato nel questore di Reggio Calabria dott. Luigi Santillo (già vice-questore di Roma) l'alto funzionario implicato nello scandalo degli antiquari, afferma che il dott. Santillo « ritiene suo dovere prima che suo diritto mettersi a completa disposizione della magistratura per stroncare ogni speculazione scandalistica che possa pregiudicare 25 anni di onorato ser¬ vizio ». Il dottor Rosario Melfi, il questore dimissionario

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