I francesi ci accusano di danneggiare il Tour

I francesi ci accusano di danneggiare il Tour E' chiuso o no il «caso Merckx»? I francesi ci accusano di danneggiare il Tour (Dal nostro corrispondente) Parigi, 21 giugno. L'Equipe, il giornale organizzatore del Tour, accusa stamane gli italiani di voler boicottare, a solo qualche giorno dalla partenza, il Giro di Francia. Un articolo a firma Jacques Marchand chiama infatti in causa il ciclismo italiano ed i suoi dirigenti accusandoli di machiavellismo e di tentare, attraverso l'affare Merckx, di nuocere all'organizzazione della corsa francese. Riferendosi alle decisioni prese ieri a Roma, che rimettono in discussione l'assoluzione del campione belga, Jacques Marchand scrive: «... Adesso si può veramente parlare di complotto! Gli italiani vogliono la "pelle" di Merck, più non lo nascondono, e attraverso la personalità del belga vogliono disorganizzare il Tour. « Esaminiamo, infatti, le conseguenze dell'appello fatto dalla Federazione italiana il cui presidente Adriano Rodoni è nello stesso tempo quello dell'Uci, l'organismo supremo del ciclismo. Se gli italiani vogliono fare applicare l'articolo secondo il quale ogni appello è sospensivo, la decisione presa a Bruxelles dalla Ficp non potrebbe più entrare in vigore immediatamente ed il belga continuerebbe ad essere sospeso fino al 3 luglio, e per conseguenza non sarebbe in grado di allinearsi alla partenza del Tour. «Ora, se la Federazione belga non tenesse conto dell'appello italiano, e considerando Merckx riqualificato l'autorizzasse a prendere la partenza, la Federazione italiana, spingendo il machiavellismo al massimo, potrebbe vietare ai suoi corridori di partecipare al Tbur, adducendo che i regolamenti internazionali non sono più rispettati. Gli organizzatori si troverebbero dunque di fronte all'alternativa seguente: Merckx senza gli italiani, oppure gli italiani senza Merckx. « Ci si può domandare se il ciclismo italiano non cerchi tutte le ragioni, e in questa occasione anche le più assurde, di boicottare il Tour de Franco ». Jacques Goddet e Felix Le vitan, dal canto loro, non hanno che ribadito quanto già ci avevano dichiarato: al Tour ci sarà controllo untidoping, secondo le norme stabilite con la Federazione francese e i poteri pubblici; tolleranza per la prima infra zione constatata dal capo del servizio medico, dott. Dumas, il quale deciderà pure la frequenza dei controlli durante la eorsa. Mario Bordone

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Parigi, Roma