Spara al compaesano che gli rifiuta il prestito di una lampada portatile

Spara al compaesano che gli rifiuta il prestito di una lampada portatile Violenza tra due immigrati in un cantiere di via Garessio Spara al compaesano che gli rifiuta il prestito di una lampada portatile Dopo il battibecco il giovane punta l'arma: « Mi hai offeso » e preme per quattro volte il gril- . letto - Poi fugge in auto - Il ferito, raggiunto al petto, è grave - Rapina in un negozio a Rivoli Un muratore di Gioiosa Marina ha sparato quattro colpi di pistola a un compagno di lavoro che gli aveva rifiutato una lampada portatile. Tre proiettili sono andati a vuoto, uno ha colpito l'operalo al torace sfiorandogli il cuore. Il ferito, Vincenzo Colucci, 25 anni, pure di Gioiosa Marina è grave alle Molinette. L'uomo che ha sparato, Domenico Ferrigno, 24 anni, via padre Denza 18, è fuggito con il fratellastro su una 600 bianca targata Reggio Calabria. L'inspiegablle atto di violenza è avvenuto In un cantiere edile di via Garessio, angolo via Geno: va, dove i due lavoravano alle dipendenze dell'impresa di Gastone Guidoni, 42 anni, via Pavese 6. Il Colucci è da oltre un anno a Torino, risiede con la moglie Maria Teresa Jeraci in via Rosazza 7; altri due fratelli, Salvatore di 22 anni e Nicola di 24, abitano con una sorella in via Cenischia 7. Alle 14 nel cantiere oltre a Vincenzo si trova il fratello Salvatore. Quest'ultimo racconta: « E' scoppiata una lite perché Vincenzo aveva avuto in consegna dal capo operai una lampada schermata. Il Ferrigno ha chiesto di poterla usare, mio fratello ha risposto: "Non posso dartela, mi serve per andare in cantina, chiedila al capo". Il compaesano ha insisUto: « Vorresti farmi questo affronto? Se non me la dai vado a casa a prendere la pistola m. Trascorrono due ore, alle 16 quasi tutti i muratori sono andati a riscuotere la paga setUmanale. E' rimasto Vincenzo Colucci. Ormai ha dimenticato la disputa con il compaesano. All'improvviso lo vede riapparire, è insieme col fratellastro Vincenzo Marafioti, 24 anni. Ha una pistola cai. 6,35 in mano. Grida: « Ti insegno ad avere rispetto degli amici. Mi hai offeso ». Il Colucci cerca di spiegare che la lampada gli era indispensabile, non riesce a finire la frase: esplodono tre colpi, i proiettili si conficcano a terra a pochi centimè- tri dal suoi piedi. « Questo per dimostrarti che l'arma è carica » dice l'operaio, poi alza la mira e preme ancora il grilletto: 11 quarto colpo centra il bersaglio. Mentre Vincenzo crolla a terra, il compaesano retrocede di qualche passo ed esclama: ii Ora lo capirai meglio ». Poi fugge verso l'utilitaria in sosta a una decina di metri. Il ferito viene portato alle Molinette dove 11 prof. Ghilardi gli estrae il pezzo di piombo che aveva trapassato lo stomaco. Cuore e milza sono staU sfiorati, il prolettile ha invece leso un rene. Le condizioni del Colucci sono gravi, la prognosi riservata. La polizia ha iniziato la caccia al Ferrigno, agenti della Mobile hanno perquisito il suo alloggio in via padre Denza 18. Sono stati interrogati 1 compagni di lavoro e alcuni operai che abitano nella stessa pensione. A tarda sera si è appreso che ha lasciato la città al volante della 600. Il dottor De Rosa e il dott. Riefolo che dirigono le indagini hanno chiesto la collaborazione della polizia stradale delle città piemontesi. 11 Non può essere lontano — hanno detto — siamo sicuri che non ci sfuggirà ». — Una commerciante di Rivoli, Giovanna Balladore, 43 anni, è stata malmenata dal ladro che aveva sorpreso nel suo negozio di frutta e verdura. Ha dovuto essere medicata all'ospedale, guarirà in 25 giorni. Sono le 14,45, la donna, che abita col marito in via Fratelli Pini lo, sente rumori nel negozio «otto l'alloggio. Scende, la porta del retro è forzata, al banco di vendita c'è un giovane che ha già preso le 135 mila lire contenute nel cassetto, di cui 90 in una borsa di plastica. La negoziante affronta il ladro (sui 16 anni, biondo, con una ca¬ micia a strisce) ma costui la getta sulle cassette della verdura e fugge. Sanguinante dB ferite alle ginocchia ed ai gomiti la donna lo insegue e lo vede balzare su una moto gialla guidata da un ragazzo, che si allontana a tutta velocità. I carabinieri rintracciano poco dopo due giovani su una moto gialla, ma la Balladore non li riconosce. à Vincenzo Colucci entra in camera operatoria - Domenico Ferrigno, il feritore fuggito

Luoghi citati: Reggio Calabria, Rivoli, Torino