Guadagna mezzo miliardo di lire il «manager» più pagato d'America

Guadagna mezzo miliardo di lire il «manager» più pagato d'America Gli stipendi dei dirigenti di azienda americani ed europei Guadagna mezzo miliardo di lire il «manager» più pagato d'America L'incidenza del fisco, però, è fortissima - Le maggiori industrie degli S.U. concedono ai loro dirigenti gratifiche superiori agli stipendi - In Europa i compensi più elevati sono concessi in Svizzera è Germania « Il successo di un'industria dipende in larga misura dalle capacità dei suoi managers. Il personale e i dirigenti sono alla base della differenza tra un'irapresa ed; un'altra ». Cosi si lègga- in ?un memorandum" ctH Bònus and Salary Committee (il Comitato per i premi ed i salari) della General Motors, nel quale si esprime parere negativo alla proposta di limitare i premi di rendimento dei dirigenti in modo che il compenso totale non superi mai i 350 mila dollari (circa 217 milioni di lire) l'anno. Secondo il Comitato, i premi di rendimento (bonuses) sono un incentivo mojto importante per il personale: « qualsiasi arbitraria limitazione potrebbe scoraggiare gli executives dal dare il meglio di se stessi ». Ottanta delle cento maggiori borporations ; americane concedono forti premi o altri incentivi (ad esempio, una partecipazione azionaria nel « pacchetto» della società) al loro dirigenti. Secondo un'indagine condotta dal settimanale Business Week, la General Motors, nel 1968, ha elargito al suoi 63 direttori e alti funzionari un totale di 9,9 milioni di dollari di bonuses (oltre 150 mila dollari* prò capite). Una somma che supera il profitto netto di molte piccole industrie, come, per fare due esempi, la Geo. A. Hormel 8c C. o la Trane Co. La classifica di Business Week sugli stipendi dei top executives (cioè gli alti dirigenti) vede in testa, James M. Roche, 11 « gran capo » della General Motors: in un anno ha guadagnato 225. mila dollari di stipendio e 427 mila dollari di premi di rendimento (complessivamente qualcosa come mezzo miliardo di lire italiane; va tenuto presente, però, che si tratta di stipendi lordi, sui quali il ■pesante sistema fiscale americano, con aliquote fortemente progressive, incide in misura elevatissima). Lo stipendio di Howard J. Morgens, presidente della Procter Se Gamble (prodotti di bellezza), è stato di poco inferiore al «premi» di Roche: 425 mila dollari. Il primato di James M. Roche è difficilmente superabile; tuttavia, altri grandi dirigenti industriali hanno ricevuto, nel 1968, compensi extra-stipendio davvero favolosi (sempre al lordo delle tasse): Harold Geneen, della International Telephone St Telegraph's ha guadagnato, in bonuses, 285 mila dollari; Philip B. Hofmann, della Johnson «Sr Johnson (farmaceutici), 253 mila dollari; Thomas J. Watson Jr., della IBM, 281 mila dollari; Albert Nickérson, della Mobil Oli, 175 mila dollari. Nei bilanci di alcune società, gli stipendi non sono distinti dai « premi di rendimento »; ma la maggior parte dei managers preferisce tenere separate le due voci, per evitare l'impressione (.soprattutto nel fisco) che 1 loro guadagni siano astronomici. Qual è il trattamento dei grandi dirigenti d'azienda in Europa, rispetto ai colleghi americani? Una comparazione precisa risulta molto difficile: bisogna tener conto di diversi fattori, tra i quali, in primo luogo, l'incidenza fiscale e il costo della vita. Il Management Centro Europe, comunque, ha condotto una Indagine molte accurata sui guadagni dei top men europei: da essa risulta che gli stipendi lordi (comprensivi di premi di produzione e gratifiche) più elevati sono quelli dei dirigenti svizzeri, seguiti dai francesi, mentre gli inglesi sono all'ultimo posto della scala. Ecco alcune cifre indicative (i dati si riferiscono a ditte con attività commerciali dell'ordine di 35-50 milioni di dollari): un direttore generale guadagna, in Svizzera, circa 35 mila dollari (intorno ai 21,7 milioni di lire); in Francia, 34.100 dollari; in Germania, Italia, Belgio e Olanda, da 31.840 a 33.250 dollari; in Inghilterra, non più di 26.850 dollari. Le ditte inglesi, però, apparentemente cosi «avare» in fatto di compensi, sono assai munifiche nel concedere benefici ai loro managers: pensioni, automobili gratuite, vacanze offerte dalla società, iscrizioni a circoli ricreativi. Tuttavia, un'analisi dei guadagni, che tenga conto dell'incidenza fiscale, di altri benefìci sociali (contributi assicurativi, indennità varie), e sia livellata sulla base degli indici .del costo della vita, modifica i dati citati. I managers svizzeri mantengono solidamente il primo posto (con un guadagno netto medio e reale, cioè adeguato al costo della vita, di 30 mila dollari, pari a circa 19 milioni e 800 mila lire); seguono i tedeschi (24.650 dollari), i belgi, i francesi e gli italiani (da 23.310 a 21.540 dollari). Inglesi e olandesi sono rispettivamente al penultimo e ultimo posto: 18.940 dollari è lo stipendio medio dei primi; 18.230 quello degli olandesi. Paolo Garimberti James M. Roche, il « gran capo » della General Motors. In un anno, tra stipendio e gratifiche, ha guadagnato mezzo miliardo di lire (però al lordo delle pesanti tasse) (Tel.)