Quattro condanne con la condizionale Scarcerati i sette maoisti milanesi di Gino Mazzoldi

Quattro condanne con la condizionale Scarcerati i sette maoisti milanesi La sentenza per i disordini dopo i fatti dell' 11 aprile à Battipaglia Quattro condanne con la condizionale Scarcerati i sette maoisti milanesi Due degli imputati hanno avuto 8 mesi, due altri 4 mesi; tre assolti - Duemila giovani hanno atteso il verdetto davanti al Palazzo di Giustizia - Il pubblico in aula ha applaudito (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 giugno. Quattro condanne e tre assoluzioni al processo per i disordini scoppiati a Milano ni aprile durante la manifestazione di protesta per 1 fatti di Battipaglia. La sentenza è stata emessa stasera dopo quattro ore di camera di consiglio: il Tribunale ha condannato Marco Amante e Giovanni Nucita a 8 mesi e 10 giorni di reclusione ciascuno, e a 5 giorni di arresto per resistenza alle forze dell'ordine, oltraggio e radunata sediziosa; Antonio Mola e Franco Costà a 4 mesi ciascuno per oltraggio; gli altri tre imputati — Ernesto Buzzini, Barnaba Fomasetti e Massimo Hurle — sono stati assolti con formule varie. A tutti il Tribunale ha concessa il beneficio della condizionale ordinandone la scarcerazione. La sentenza è stata accolta dal pubblico (tutti studenti e giovani operai) con un applauso seguito dal canto di « Bandiera rossa » appena l'udienza è stata tolta. L'udienza si era aperta in un'atmosfera tesa. Un ingente spiegamento di forze di polizia era stato predisposto per prevenire incidenti. Già ieri, in previsione della sentenza, una folla di studenti aveva raggiunto il Palazzo di Giustizia. Poi, saputo che la sentenza ci sarebbe stata stasera, l'assembramento si era sciolto. Oggi alle 18,30, quando i giudici sono entrati in camera di consiglio, più di duemila tra studenti e operai sono affluiti al Palazzo di Giustizia con bandiere rosse e cartelli. Un centinaio è riuscito a entrare ed hanno atteso la sentenza seduti sul pavimento nell'atrio dell'aula: quelli rimasti in strada hanno continuato a lanciare grida ostili verso le forze dell'ordine e la magistratura. Il processo, conclusosi oggi, è scaturito dal rapporto che l'ufficio politico della questura Inviò alla Procura della Repubblica il 12 aprile; il documento indicava precise responsabilità a carico dei 7 imputati, contro i quali fu spiccato l'ordine di cattura. (Seguirono nuovi rapporti, il 24 aprile e il 3 maggio, che denunciavano altre 67 persone: nei loro confronti l'istruttoria è tuttora in corso). Verso le 14,30 dell'll aprile, circa settemila lavoratori ai quali si unirono giovani del Movimento studentesco ed elementi marxisti-leninisti, anarchici e maoisti, si concentrarono presso l'Arco della Pace raggiungendo poi, con una « marcia silenziosa », Piazza del Duomo. Mentre gli operai sostavano per un comizio, circa 2500 giovani, capeggiati da un gruppo di anarchici, raggiunsero la via Pantano e si fermarono sotto la sede dell'Assolombarda lanciando — ha detto l'accusa — ingiurie all'indirizzo delle- forze dell'ordine. Un'auto con idrante della polizia fu raggiunta da una bottiglia « Molotov ». L'automezzo venne rimosso e la manovra fu interpretata dai manifestanti come preludio ad una carica della polizia: i giovani si attestarono in via Albricci, rovesciarono le catene spartitraffico, bloccarono la strada con auto parcheggiate e iniziarono — sempre secondo l'accusa — un nutrito lancio di pietre. Dispersi, tornarono a ricostituirsi in gruppi, estendendo i tafferugli ad altre zone, con blocchi stradali e sassaiole. Quando, in serata, la situazione tornò alla normalità i « fermati » erano settantine Al termine degli interrogatori, quasi tutti vennero rilasciati esclusi 7 giovani che furono tradotti a S. Vittore in attesa del processo. Sia nel corso dell'istrutto- ria che al processo hanno respinto le accuse: soltanto il Buzzini ha ammesso di aver scagliato una pietra ma non in direzione delle forze dell'ordine. Negli scontri. 64 tra agenti e carabinieri riportarono ferite o contusioni. Gino Mazzoldi La folla di studenti manifesta al Tribunale di Milano dopo la lettura della sentenza per i fatti di Battipaglia

Persone citate: Antonio Mola, Barnaba Fomasetti, Buzzini, Ernesto Buzzini, Franco Costà, Giovanni Nucita, Marco Amante, Molotov

Luoghi citati: Battipaglia, Milano