Statuto sociale per i lavoratori Progetto di riforma tributaria di Fausto De Luca

Statuto sociale per i lavoratori Progetto di riforma tributaria LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Statuto sociale per i lavoratori Progetto di riforma tributaria Con il primo provvedimento si garantisce la libertà sindacale, si vietano i licenziamenti per rappresaglia, si riconosce il diritto di assemblea e di referendum nelle fabbriche - La legge-delega tributaria congloba in un solo tributo le attuali imposte di ricchezza mobile, di famiglia e complementare - Quali sono le probabili aliquote progressive - E quali le imposte per le società (Nostro servizio particolare) Roma, 20 giugno. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo statuto dei lavoratori, la legge-delega per la riforma tributaria, la nuova legge per la montagna e ha definito la legge per Venezia. La riforma tributaria sarà attuata dal governo, su delega del Parlamento, attraverso decreti da emettere entro il 31 ottobre 1970, ma che entreranno in vigore tutti contemporaneamente il 1" gennaio 1972. La riforma sarà per la prima volta applicata ai redditi prodotti nell'anno 197i. La legge, in pratica, darà vita a sette tributi. Il primo riguarderà il reddito complessivo delle persone fisiche, assorbendo le attuali imposte di ricchezza mobile, imposta complementare e imposta di famiglia. L'aliquota da pagare è progressiva e si applica sulle varie fasce di guadagno: tanto per cento sul primo milione, di più sul secondo milione, ancora di più sul terzo e via di seguito. Le detrazioni non saranno fatte sul reddito complessivo, come oggi avviene, ma sull'imposta. Attuamente si detrae una quota fissa di 240 mila e 50 mila lire per ogni carico di famiglia. Con la riforma, la detrazione verrà invece fatta direttamente sulla somma da pagare al fisco. Non sono state rese note stasera le aliquote (soggette, peraltro, ad eventuali modifiche da parte del Parlamento). E' stato reso noto solo che sul primo milione di guadagno si propone un'aliquota del 10 per cento, pari cioè a centomila lire. E' su questa somma che si applicano le detrazioni. Una prima detrazione è concessa a tutti i lavoratori dipendenti (30 mila lire), una seconda riguarda le spese connesse alla produzione del reddito (35 mila), una terza a chi ha carichi di famiglia. Il ministro Reale ha detto che per un lavoratore dipendente cori moglie e tre figli il totale delle detrazioni giunge a centomila lire. Se egli guadagna solo un, milione l'anno, al netto delle ritenute previdenziali, non dovrà quindi pagare nessun tributo personale. Comincia a pagare solo se guadagna più di un milione. Le detrazioni per carichi di famiglia sono le seguenti: 7 mila per la prima persona, 15 mila per due, 25 mila per tre, 35 mila per quattro, 65 mila per cinque, 100 mila per sei, 150 mila per sette, 250 mila per otto. La seconda imposta riguarda il reddito complessivo delle persone giuridiche, cioè le società. La terza è un'imposta locale sui redditi patrimoniali. La quarta è comunale e colpisce l'incremento di valori degli immobili. Il quinto tributo si applica su alcuni redditi da capitale (come quelli costituiti dagli interessi delle obbligazioni) che restano esclusi dall'imposta unica progressiva personale e da quella sui redditi patrimoniali. Avrà carattere proporzionale, con aliquote differenziate. Il sesto tributo si chiama « imposta sul valore aggiunto » (IVA) e sostituirà l'attuale IGE (Imposta Generale sull'Entrata). Si applicherà in misura proporzionale al prezzo dei beni e dei servizi venduti al pubblico, mentre 1TGE colpisce tutti i passaggi di un prodotto, e finisce quindi per gravare in modo maggiore sui prodotti soggetti ad un maggior numero di passaggi. La settima (e ultima) nuova imposta è comunale e si applicherà ai vari consumi con aliquote differenziate dall'uno al venti per cento: sostituirà le attuali imposte comunali di consumo. La riforma, infine semplificherà e ridurrà il peso delle imposte di registro, di bollo e di successione; modificherà, semplificandolo, l'accertamento delle riscossioni e del con¬ tenzioso; razionalizzerà tutta l'amministrazione fiscale. Sulla base di questi criteri, il progetto di delega prevede la soppressione di numerosi tributi, tra i quali (oltre a ricchezza mobile, complementare, imposta di famiglia é Ige): le imposte sul reddito dominicale dei terreni, sul reddito agrario, sul reddito dei fabbricati, l'imposta comunale sull'industria, il commercio, le arti e le professioni e relativa addizionale provinciale, l'imposta comunale di patente e sul valore locativo, il contributo speciale di cura, le contribuzioni speciali sui pubblici spettacoli applicate nelle stazioni di cura e soggiorno. Sono inoltre abolite: la tassa corrispondente all'imposta sull'entrata dovuta per il fatto obiettivo dell'espor¬ tazione, la tassa di radiodiffusione sugli apparecchi televisivi e radiofonici, l'imposta sui dischi fonografici, le imposte di fabbricazione sui filati, olii e grassi animali e vegetali, sugli organi di illuminazione elettrica e sui surrogati di caffè, l'imposta erariale sul consumo del gas, quella comunale di consumo, sulla pubblicità e la tassa sulle anticipazioni o sovvenzioni contro deposito o pegno; l'imposta sull'incremento di valore delle aree fabbricabili e contributi di miglioria. La nuova- legge per la montagna stanzia 180 miliardi in cinque anni a favore dei territori montani, per il miglioramento delle condizioni di vita, lo sviluppo delle aziende e la valorizzazione delle risorse naturali e delle produzioni. Sono integrate e migliorate, come norme di applicazione, quelle della vecchia legge in vigore. I 180 miliardi saranno utilizzati per mutui e tassi agevolati e per contributi in conto capitale. Sono anche previste opere di sistemazione a difesa dèi suolo e di prevenzione degli incendi. Sono stati anche approvati tre disegni di legge rispettivamente per l'assunzione di circa 22 mila nuovi dipendenti postali (tra i vincitori e gli idonei dei concorsi già espletati); la riduzione dell'orario di lavoro per il personale delle Poste e dei telefoni di Stato; per la concessione di una indennità forfettaria agli ausiliari degli uffici locali delle Poste. Fausto De Luca (A pagina 2 il testo integrale dello statuto per i lavoratori).

Luoghi citati: Roma, Venezia