Kiesinger e Strauss replicano a Brandt "Non siamo un partito di nazionalisti"

Kiesinger e Strauss replicano a Brandt "Non siamo un partito di nazionalisti" Secca risposta alle affermazioni del ministro degli Esteri Kiesinger e Strauss replicano a Brandt "Non siamo un partito di nazionalisti" 1 socialdemocratici avevano definito i de e i cristiano-sociali "più a destra del partito nazista di Von Thadden" (Dal nostro corrispondente) Bonn, 14 giugno. Il cancelliere Kiesinger e il ministro delle Finanze Strauss, presidenti dei due partiti fratelli dell'unione cristiana (il democristiano e il cristiano sociale) hanno respinto oggi con sdegno l'accusa che le loro formazioni politiche siano nazionalistiche. Il rimprovero era stato fatto più volte nei giorni scorsi da uòmini politici della socialdemocrazia, alcuni dei quali avevano addirittura detto che i partiti cristiani stanno più a destra del partito neonazista di Adolf von Thadden. Parlando dinanzi a 600 delegati al congresso preelettorale del partito cristiano sociale bavarese (che si è con- cZuso oggi a Monaco) il Cancelliere e il ministro delle Finanze hanno criticato severamente i socialdemocratici, loro alleati di governo, perché vogliono attribuirsi di fronte all'elettorato i meriti che sono di tutta la « grande coalizione », e perché prendono iniziative che non sono sempre consone con le decisioni del gabinetto. Strauss è apparso indignato quando ha risposto a certe osservazioni dei socialdemocratici, secondo i quali nel 1966, quando i socialdemocratici erano ancora all'opposizione, la Germania federale sarebbe stata vicina al naufragio. « Non abbiamo avuto bisogno né di un salvatore Brandt né di un messia Schiller, per non morir di fame », ha gridato il capo dei cristiano-sociali. Affrontando temi di politica estera, sia Kiesinger sia Strauss non hanno potuto annunciare nulla di nuovo. Il Cancelliere si è rifiutato di accettare il riconoscimento della Germania comunista e ha criticato anche le « chiacchiere » in tal senso, ma si è detto disposto ad accettare la proposta del primo segretario del partito comunista polacco, Gomulka, di trattare con lui il problema dei confini occidentali della Polonia. Proprio oggi il Borgomastro di Berlino. Schuetz. socialdemocratico, è partito per Poznan, in Polonia, dove si svolge la fiera internazionale. Certamente, per incarico di Brandt tratterà la proposta di Gomulka in colloqui con il ministro degli Esteri polacco Jendrichowski. fissati per lunedì. ^ s#

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Germania, Monaco, Polonia, Poznan