Ridotta la pena a Maretta per il peculato alla Sanità

Ridotta la pena a Maretta per il peculato alla Sanità Concluso a Roma il processo di appello Ridotta la pena a Maretta per il peculato alla Sanità (Nostro servizio particolare) Roma, 12 giugno. Domenico Marotta, docente universitario, fondatore e direttore per 26 anni dell'Istituto superiore della sanità, ritenuto uno dei più importanti d'Europa, è colpevole di avere dissipato il pubblico danaro (circa 900 milioni di lire) per migliorare l'efficienza dell'Ente. Su questo punto la Corte d'appello si è trovata d'accordo con la decisione presa 4 anni fa dal Tribunale e, pur ridimensionando l'episodio (la precedente condanna era stata di 6 anni e 8 mesi), ha condannato l'illustre scienziato a 2 anni e 11 mesi di reclusione per peculato e falso. La pena è stata contenuta nei limiti per cui non avrà conseguenze pratiche rilevanti perché assorbita in parte dal condono (un anno), in parte dal diritto alla sospensione condizionale. Domenico Marotta, 83 anni, è in pessime condizioni di salute; ha sempre sostenuto di non avere nulla da rimproverarsi. La Corte ha ritenuto responsabili, sempre per peculato, anche il direttore amministrativo dell'Istituto, dott. Italo Domenicucci, ed il cas¬ siere centrale, dott. Adolfo Rossi, ai quali, comunque, i giudici hanno ridotto la pena: 2 sinni e 11 mesi al Domenicucci, che era stato condannato dal Tribunale a 6 anni e 5 mesi; 2 anni e 15 giorni al Rossi cui era stata inflitta la pena di 3 anni e 2 mesi. I giudici hanno dovuto limitarsi a prendere atto della morte del prof. Giordano Giacomello, che aveva sostituito il prof. Marotta nella direzione dell'Istituto ed era stato condannato a 3 anni e 3 mesi. Tutti gli imputati hanno presentato appello contro la sentenza. g. g. 4 r N hit

Persone citate: Adolfo Rossi, Domenico Marotta, Giordano Giacomello, Italo Domenicucci, Marotta, Rossi

Luoghi citati: Europa, Roma