Molte proposte di modifica per la riforma universitaria di Felice Froio

Molte proposte di modifica per la riforma universitaria L'ESAME IN COMMISSIONE DEL SENATO Molte proposte di modifica per la riforma universitaria I socialisti chiedono di abolire le facoltà - Il pei annuncia un suo progetto - La commissione terrà quattro sedute la settimana per accelerare i lavori - Saranno condotte «indagini conoscitive» in tre Atenei (uno del Nord, uno del Centro, uno del Sud) (Nostro servizio particolare) Roma, 12 giugno. L'esame della riforma universitaria alla Commissione del Senato è entrato nel vivo. Gli interventi di ieri e di oggi hanno già delineato l'atteggiamento di alcuni gruppi politici: saranno presentati numerosi emendamenti, anche sostanziali, ma c'è la volontà di far presto. Ogni settimana la commissione terrà quattro sedute e le «indagini conoscitive » non ritarderanno i lavori. E' stato stabilito che queste indagini saranno condotte in due differenti modi: quelle esterne si limiteranno ad incontri con le diverse componenti univer- sitarle solo in tre sedi (una Università del Nord, una del Centro ed una del Sud); ci saranno poi colloqui con 1 rappresentanti delle associazioni e con esponenti del mondo universitario che verranno invitati al Senato. Le opposizioni di sinistra giudicano negativamente il progetto governativo e presenteranno emendamenti. I comunisti hanno preannunciato un loro disegno di legge, ma questa iniziativa viene giudicata positiva dal socialista Codignola perché consente a tutti i gruppi politici «dì muoversi su un terreno sicuro, sgombro da ogni tentazione di disimpegno da un lato, e di caccia alle streghe dall'altro, ed anche per il fattiFehe-41 progetto si muove su alcuni ' cardini che sembrano pienamente accettabili ». Codignola stamane ha illustrato il'punto di vista dei socialisti. Pur accogliendoci senso profondo della riforma, che accoglie tutte le istanze fondamentali, il psi ritiene che molte parti necessitano di essere rivedute. A questo lavoro di perfezionamento nessuna parte politica può essere esclusa se si vuole che la riforma sia espressione delle esigenze della società italiana. Occorre anzitutto dare all'Università un maggior respiro culturale: gli Atenei sono il luogo di trasmissione della cui tura, ma anche di elaborazione dei valori in uno scambio reciproco di contributo, sia da parte dei docenti, sia da parte degli studenti al di là di ogni gerarchia. Gli emendamenti annunciati dai socialisti riguardano la libertà d'insegnamento, la sperimentazione didattica, la ricerca scientifica (garanzia perché venga prevalentemente affidata all'Università), la autonomia (togliendo alcuni poteri rimasti ancora al ministero), la completa liberalizzazione dell'accesso all'Università, le funzioni dei dipartimenti, l'abolizione dell'istituto monocattedra e delle facoltà, la partecipazione degli studenti alla gestione degli Atenei, il ruolo unico dei docenti. Codignola ha concluso il suo intervento rivolgendo un invito alle varie parti poli tiche perché si impegnino a sostenere il ministro FerrariAggradi in questa battaglia che rappresenta la premessa di quella svolta politica che darà alla scuola italiana il posto preminente che essa deve occupare in una società avanzata. Nella prossima settimana dovrebbe terminare la discussione generale e poi si passerà all'esame degli articoli. Si attende ora di conoscere l'atteggiamento dei democristia- ni soprattutto in riferimento alle modifiche preannunciate dai socialisti. Negli ambienti politici questa sera si osserva che la posizione del psi potrebbe evitare uno scontro frontale con le opposizioni di sinistra rendendo più agevole l'iter della riforma. Nel pomeriggio la commissione Istruzione si è occupata di un'altra importante proposta di legge: quella che blocca i concorsi a cattedre e gli esami per la libera docenza. Felice Froio

Persone citate: Codignola

Luoghi citati: Roma