Nuove truppe russe ai confini cinesi Navi da guerra incrociano sull'Ussuri di Ennio Caretto

Nuove truppe russe ai confini cinesi Navi da guerra incrociano sull'Ussuri Atmosfera tesa a Mosca, aspri contrasti alla conferenza comunista Nuove truppe russe ai confini cinesi Navi da guerra incrociano sull'Ussuri Non si può entrare nel Kazachstan, dove affluiscono poderosi rinforzi; la zona della nuova « transiberiana » vietata agli stranieri Offensiva diplomatica del Cremlino in Asia: proposto a Iran, India, Pakistan e Afganistan un «sistema di sicurezza collettiva» (Dal nostro corrispondente) Mosca, 12 giugno. Massicci spostamenti di truppe sovietiche vengono segnalati ai confini con la Cina. L'ufficio visti interni di Mosca ha dichiarato che è « temporaneamente » proibito agli stranieri usare la « transiberiana » nel suo tratto orientale. La ferrovia sembra essere adibita al trasporto di materiale bellico e di uomini. Sull'Amur e siuTUssuri, i due grandi fiumi di frontiera, incrociano navi da guerra. E la navigazione mercantile è diminuita. A Chabarovsk la prossima settimana, il 18, dovrebbero incominciare i negoziati tra Mosca e Pechino per l'uso congiunto delle due grandi arterie d'acqua: ma il clima non è loro favorevole e si teme che possano essere rinviati. Anche nell'Asia centrale, nella repubblica del Kazachstan, dove sono avvenuti gli scontri più recenti ! tra cinesi e russi, alcune regioni sono chiuse ai visitatori, e vi affluiscono rinforzi da 11'Urss europea. L'atmosfera a Mosca è di nuovo tesa. In seno alla Conferenza internazionale comunista divampa ' un dibattito segreto sull'opportunità o meno di pubblicare un - documento dì condanna della Cina. La, propóstale stata avan¬ zata ieri dalla delegazione del Pakistan orientale (una delle tre delegazioni clandestine). Essa non ha incontrato consenso unanime. Il leader del pc canadese, Kashtan, ha dichiarato oggi che un documento del genere « non avrebbe grande utilità». Poiché Kashtan è sulle posizioni del Cremlino, si pensa che Breznev e Kossighin non abbiano ancora preso una decisione. La pubblicazione del documento equivarrebbe a una « scomunica » della Cina, e renderebbe irreparabile lo scisma già esistente nel movimento comunista. Alcuni dei 75 partiti che partecipano alla conferenza vi si' opporrebbero inoltre pubblicamente. La Pravda e le Izvestia hanno pubblicato la nota di protesta presentata ieri dal ministero degli Esteri sovietico a quello cinese. Non hanno, però fornito alcuna delucidazione sull'incidente del giorno 10, in cui, secondo Pechino, ha perso la vita una contadina del Sinkiang. I La versione di Mosca è la seguente: nascondendosi dietro un gregge di pecore, soldati- cinesi sono penetrati in territorio sovietico, e hanno aperto il fuoco contro la polizia confinaria russa. Questa ha reagito, e gli « aggressori » si sono ritirati. Mosca non accenna a nessuna vittima, ma si è trattato di una vera e propria battaglia con mi- tragliatrlci. L'incidente è avvenuto presso il fiume Tasta, nella regione di Semipalatinsk, nel Kazachstan, che confina col Sinkiang. Il 4 maggio scorso, nella stessa località, una colonna militare cinese aveva sconfinato per alcuni chilometri. La polizia russa l'aveva accerchiata, senza aprire il fuoco. L'episodio si concluse probabilmente senza spargimenti di sangue. All'aggravarsi della situazione alle frontiere cinosovietiche ha alluso Breznev nel suo discorso alla Conferenza internazionale comunista, quando ha detto: « Non possiamo permetterci di ignorare il fatto che le provocazioni di Pechino non sono cessate». Breznev ha anche accusato la Cina di tentativi di sovversione, aggiungendo: «Essa esorta il popolo sovietico a ribellarsi e a cambiare sistema sociale». E' stata la prima volta che uno dei massimi leaders sovietici ha confermato gli scontri. L'aumento della tensione nel Sinkiang è particolarmente allarmante perché tale provincia ospita i centri nucleari cinesi. Da una guerrìglia di- frontiera permanente, la confrontation tra Urss e Cina minaccia infatti di spostarsi sui piano atomico. L'Urss, che ha già basi dì missili nella Mongolia, ha scatenato un'offensiva diplomatica per la formazione di « un sistema di sicurezza collettiva in Asia ». ' La Pravda ha proposto all'Iran, all'India^ al Pakistan e alUAfganistan di unirai in un « blocco equilibratore » tra il Medio Oriente e la Cina. Ma vi sono ora segni che il Cremlino vuole di più: probabilmente, vuole circondare la Cina con una « catena nucleare » che la immobilizzi per sempre. Ennio Caretto

Persone citate: Breznev, Kashtan, Kossighin