Dipendenti-inventori un problema delicato

Dipendenti-inventori un problema delicato II congresso dell'Aippi a Venezia Dipendenti-inventori un problema delicato Profonde differenze Ira le legislazioni (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 11 giugno. Il Congresso dell'Aippl, l'Associazione per la protezione della proprietà industriale, che ha tenuto oggi la sua terza seduta dì lavoro, non ha risolto il delicato problema delle invenzioni dei dipendenti. Le differenze esistenti tra le legislazioni dei vari Paesi, e la difficoltà di delimitare il concetto di « invenzione di servizio o d'impresa » hanno consigliato 1 delegati di demandare al Comitato esecutivo il compito di trovare una soluzione mediatrice al problema. Tra gli stessi Paesi occidentali esiste una profonda disparità legislativa in materia di brevetti. Nella maggior parte dei Paesi dell'Est, poi, l'istituto del brevetto non esiste; esso è sostituito dal certificato d'autore dell'invenzione, che dà diritto all'inventore di pretendere un certo compenso se lo Stato realizza la sua invenzione. Parallelo al problema della tutela delle invenzioni è quello della eventuale protezione del know-how (conosci come), cioè di quel complesso di elementi tecnici non brevettabili indispensabili per i processi produttivi di una singola industria. Secondo alcuni, il know-how dovrebbe essere' tutelato da una sorta di diritto di proprietà, simile al brevetto. Ma esso costituisce generalmente un « segreto industriale » e, se dovesse es¬ sere brevettato, perderebbe automaticamente la sua caratteristica di segretezza. Il Congresso ha discusso anche il tema della protezione del nome commerciale (« qualsiasi designazione sotto la quale si sviluppa un'attività commerciale ed industriale »). p. g.

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